Ferrari, c’è un dato molto positivo: ecco dove è cresciuta la SF-23

La Ferrari ha avuto una prima giornata molto difficile nei test di Sakhir, ma qualcosa sta migliorando. Ecco dove sta crescendo la Rossa.

In casa Ferrari non si è vissuto un approccio semplice con la nuova SF-23, che nella giornata di giovedì dei test in Bahrain ha sofferto in maniera esagerata di porpoising. Nel corso del pomeriggio, quando la monoposto è passata dalle mani di Carlos Sainz a quelle di Charles Leclerc, era evidente che ci fosse qualcosa che non andava, come confermato anche dal muso lungo dello stesso monegasco una volta sceso dall’abitacolo.

Ferrari SF-23 (ANSA)
Ferrari SF-23 con Sainz in Bahrain (ANSA)

Anche i tempi sono stati molto negativi, soprattutto per quello che riguarda la simulazione di passo gara. Al venerdì, dopo un duro lavoro, le cose sembrano essere migliorate, con Carlitos che ha messo a referto il miglior tempo in mattinata girando in 1’32”486 con gomma Pirelli a banda gialla C3, facendo meglio di diversi decimi rispetto a Max Verstappen ed alla sua Red Bull che era stato al top al giovedì.  Per il momento è molto presto per giudicare, ma è chiaro che la Ferrari sperava in un inizio migliore, anche se c’è dietro tutto un lavoro per cercare di capire al meglio il potenziale della vettura.

Anche Leclerc, alle interviste, ha voluto parlare chiaramente di ciò che è accaduto, rassicurando tutti sul fatto che non ci fossero problemi particolari. Nella giornata di venerdì si sono visti già i primi passi in avanti, con la certezza che la SF-23 sia già migliore rispetto alla sua progenitrice in un particolare aspetto.

Ferrari, le velocità massime sono in netto aumento

Detto di una prima giornata di lavoro molto complessa per la Ferrari, è giusto sottolineare i miglioramenti che sono emersi nel secondo giorno di Sakhir. Infatti, Carlos Sainz ha fatto vedere una monoposto molto più equilibrata, che sembra aver ridotto in maniera evidente il porpoising, soprattutto nella zona delle curve veloci.

Un aspetto che è stato subito positivo è quello relativo alle velocità massime, lo scorso anno un grosso problema nel confronto con la Red Bull. Sui rettilinei di Sakhir, infatti, Carlitos ha toccato i 326 km/h, pur ben sapendo che al momento le squadre non sono di certo al massimo a livello di power unit, mentre la RB19 si è attestata attorno ai 320 km/h, e stiamo prendendo come riferimento i giri in cui si è aperto il DRS ma senza scie davanti.

Molto più lenta la Mercedes che continua a soffrire di un drag che sembra cronico, ma c’è anche un altro aspetto che può far ben sperare i tifosi. Sainz, infatti, tende spesso a mollare il gas tra Curva 11 e 12, quasi senza mai arrivare al massimo dell’accelerazione, come si evince dai dati della telemetria.

Potrebbe darsi che la Ferrari stia facendo un sandbagging più accentuato rispetto alla concorrenza, anche se la Red Bull non sta di certo scherzando con dei passi gara che fanno spavento. La gerarchia al momento sembra piuttosto chiara, con la RB19 grande favorita ed il Cavallino nel ruolo di prima sfidante.

La vera sorpresa positiva è stata l’Aston Martin, sempre ai primi posti con uno scatenato Fernando Alonso, il quale punta ad attaccare una Mercedes che non pare ben messa. Lewis Hamilton è stato protagonista di un long run a dir poco terribile nella mattinata di venerdì, nel quale ha subito un crollo di prestazione notevole.

La sensazione è che la freccia nera abbia del tutto eliminato il porpoising, ma al momento è semplicemente più lenta delle altre. La monoposto del team di Brackley ha tanti problemi al posteriore, ma soffre anche di sottosterzo in inserimento di curva, portando i piloti a perdere il punto di corda nelle curve.

Ora, al termine dei test è rimasta una sola giornata, nella quale i protagonisti potrebbero iniziare a spingere di più, mettendo magari una gomma più morbida. I top team non si scopriranno troppo, ma è chiaro che qualcosina potremmo iniziare a vederlo, nell’attesa del week-end di gara.

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