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Motomondiale

MotoGP, ecco le novità sulla Yamaha in Malesia: si punta al riscatto

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Giovanni Messi

La Yamaha sta girando con Cal Crutchlow nello shakedown della MotoGP a Sepang. Ci sono subito delle novità tecniche da segnalare.

La MotoGP scalda i motori, con collaudatori e debuttanti in pista in Malesia per lo shakedown di Sepang. Il primo giorno si è concluso con il miglior tempo della Yamaha di Cal Crutchlow, anche se con oltre tre secondi di ritardo dal record della pista, stabilito lo scorso anno dalla Ducati Pramac di Jorge Martin nelle qualifiche.

MotoGP Yamaha prova tante novità (ANSA)

La casa di Iwata, lo ricordiamo, nel 2023 avrà a disposizione soltanto due moto, quelle del team factory diretto da Lin Jarvis, ed anche da questo punto di vista non sarà di certo facile pensare di chiudere il gap dalla Ducati, che potrà contare su ben otto moto. Il marchio giapponese ha lavorato tanto durante l’inverno sia sul motore che sul fronte aerodinamico, ma è chiaro che il distacco era enorme.

Sulla Desmosedici GP23, tuttavia, i tecnici di Borgo Panigale hanno continuato l’evoluzione, lavorando sul comportamento della moto in entrata, percorrenza ed uscita curva, oltre che rivedere anche il comportamento degli abbassatori. Tra gli obiettivi principali c’è anche quello di estendere il vantaggio del motore, oltre che regolarne meglio l’erogazione per evitare un eccessivo consumo delle gomme.

La Ducati è ormai il riferimento per il mondo della MotoGP, ma questo vantaggio non andrà disperso rilassandosi sugli allori. Quando si è al top, il rischio è proprio quello di rilassarsi, ma dalle indiscrezioni che fuoriescono in questi giorni, c’è già la certezza che ciò non sia affatto accaduto nella factory situata a pochi chilometri da Bologna.

La Yamaha è comunque un avversario temibile, visto il tanto lavoro fatto a stretto contatto con il reparto motoristi, ora capitanato da Luca Marmorini, il quale sta però concentrando il suo lavoro su un nuovo propulsore che non si vedrà prima del 2024, probabilmente abbandonando il quattro cilindri in linea per passare ad un V4.

Nelle prossime righe, analizzeremo le prime novità tecniche viste in pista in quel di Sepang, durante la prima giornata dello shakedown. La configurazione della moto che sta girando non sarà uguale a quella che verrà sfruttata in gara, ma è chiaro che questo è il periodo dei confronti aerodinamici per capire su quale configurazione puntare per la stagione.

MotoGP, ecco le novità che sta testando la Yamaha

Lo shakedown di Sepang ha permesso alla MotoGP di riaccendere i motori, proiettandoci nel clima della nuova stagione. La M1 è affidata a Cal Crutchlow, che nella prima giornata di test ha messo a referto il miglior tempo, anche se va detto che la KTM di Dani Pedrosa, che ha girato senza trasponder acceso, potrebbe aver fatto ancora meglio, ma la sua prestazione non è stata resa ufficiale.

La casa di Iwata, assieme alla Honda, è quella maggiormente seguita in questi giorni, visto il gap che c’è da recuperare sulla concorrenza dopo le difficoltà della scorsa stagione. Detto che i tempi dello shakedown hanno un’importanza relativa, va invece sottolineato che le novità tecniche non sono mancate sulla moto giapponese, provate proprio dal tester britannico.

Sulla M1 di Cruchtlow è apparso un nuovo cupolino, molto diverso nelle forme da quello che Fabio Quartararo aveva testato a Valencia lo scorso 8 novembre, nei primi test sui nuovi prototipi per il 2023. Sulla Yamaha di Cal è apparso anche un codone diverso, anche se non sono apparse le alette che, invece, erano state testate qualche mese fa.

Interessante riportarvi il dato che riguarda le velocità di punta, dove ha spiccato l’Aprilia con 332,3 km/h, davanti ai 331,3 della Ducati ed i 330,3 della Yamaha. Una differenza così bassa tra le moto italiane e la casa di Iwata significherebbe aver chiuso praticamente tutto il gap sul fronte della potenza, ma è chiaro che questo dato può avere mille interpretazione.

Prima di tutto, durante i test nessuno sa quale mappatura di motore viene utilizzata dalle varie squadre, che sono solite giocare a nascondino in queste sessioni. La MotoGP è ormai diventata simile alla F1 da questo punto di vista, ed accade spesso che i team decidano di non rivelare i dati relativi alle loro novità tecniche, per evitare di fornire troppi dettagli ai rivali. Tuttavia, quello che si è visto nella prima giornata di Sepang ha rivelato un gran lavoro fatto dalla Yamaha, che di certo non è restata con le mani in mano.

Ricordiamo che nello shakedown sono in pista soltanto i collaudatori e l’unico esordiente di questa stagione, vale a dire Augusto Fernandez sulla KTM del team GasGas che debutta in top class dopo le grandi esperienze nelle classi minori. Il Motomondiale sta tornando e lo sta facendo in grande stile.

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