Ciabatti confessa il sogno Ducati: per gli altri sarebbe un incubo

In casa Ducati il direttore tecnico Ciabatti parla della stagione che verrà con Bagnaia e Bastianini insieme nel box e sogna ad occhi aperti.

Nelle fabbriche si scaldano i motori del Motomondiale. Si avvicinano sempre di più le prime presentazioni e anche i test invernali, con la MotoGP che non vede l’ora di scendere in pista per capire se il lavoro svolto dagli ingegneri a casa ha fruttato qualcosa. La certezza però è una: che tutte sono a caccia della Ducati, campione del mondo non solo a livello costruttori per la terza volta di fila (e a caccia del record) ma finalmente anche piloti con Pecco Bagnaia. Dopo il campionato vinto nel 2007 con Casey Stoner, è stata una lunga rincorsa per la casa di Borgo Panigale per il bis. Una strada tortuosa, piena di difficoltà, che però ora ha sancito finalmente la superiorità della moto italiana rispetto alle altre.

Ducati, Paolo Ciabatti (ANSA)
Il direttore sportivo di Ducati Corse Paolo Ciabatti (ANSA)

E da questa posizione di vertice si ripartirà per il Mondiale 2023, che si prospetta più avvincente che mai. Anche perché la Ducati schiererà anche per questa stagione ben otto moto in pista e sarà dura per le altre superarle. Un particolare questo che non piace appunto ai rivali, che vorrebbero una maggiore limitazione della casa italiana, ma la verità è che se non ci fosse stata la Rossa a fornire le moto ad altri team, con il ritiro di Suzuki la griglia sarebbe ancora più povera.

Detto questo le candidate a dare filo da torcere ai campioni del mondo in carica saranno sicuramente Yamaha e Honda, le big di un tempo che si sono viste mettere ai margini come non accadeva da tempo. Le case giapponesi sono ora decisamente indietro rispetto alla Rossa, anche tecnicamente, e dovranno per forza battere un colpo se vorranno ricucire il gap alla svelta. Occhio però anche a KTM ed Aprilia, che quest’anno vorranno senz’altro tentare il salto di qualità definitivo.

Ciabatti e il sogno proibito di Ducati

C’è però chi sposta l’attenziona anche su Ducati, perché non solo dovrà cercare dal punto di vista tecnico di tenere a bada la rimonta degli avversari, ma dovrà anche gestire una situazione interna a rischio. Infatti accanto a Bagnaia è arrivato quell’Enea Bastianini che già lo scorso anno ha ingaggiato con il campione del mondo dei duelli al cardiopalma, inoltre tra i due non sembra correre buon sangue. Il rischio quindi è quello di rovinare la serenità e l’entusiasmo di tutto l’ambiente.

Paolo Ciabatti avrà nel suo box i due migliori interpreti della stagione 2022 che avranno una sola idea in testa: prevaricare l’altro per diventare campioni. Una sana sfida interna potrebbe sfociare in un duello senza alcuna regola, e il rischio di “suicidio” è davvero dietro l’angolo. E il direttore tecnico di Ducati Corse lo sa benissimo, tanto che a Speedweek è tornato sull’argomento: “Questi sono sicuramente i piloti più vincenti in MotoGP, quelli che hanno vinto di più nel 2022, cioè undici Gran Premi in totale. Enea ha concluso il suo secondo anno in MotoGP terzo in campionato e ha vinto quattro Gran Premi. Siamo fortunati ad avere due piloti che possono lottare per vincere le gare e lottare per il titolo mondiale allo stesso tempo“.

Ma Ciabatti sa bene anche quali sono i rischi di avere due piloti così forti e ambiziosi. Anzi, prova a pensare positivo e sogna ad occhi aperti: “È chiaro che il tuo compagno di squadra sarà sempre il tuo primo avversario perché ha esattamente le tue stesse risorse. Quindi sarà interessante, ma penso che si incoraggeranno a vicenda. Sono due giovani ma intelligenti. Sono convinto che in pista si rispetteranno a vicenda. Ovviamente ognuno cercherà di battere l’altro. In tal caso, speriamo che finiscano 1° e 2° in campionato. Sarebbe bellissimo per la Ducati“.

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