F1, c’è un dato pazzesco: non era mai successo prima

La F1 2022 è stata davvero spettacolare, con i sorpassi che sono state una splendida realtà che hanno dato modo di poter divertirsi da matti.

Siamo arrivati al termine della stagione 2022 della Formula 1, quella che già all’inizio era entrata nella storia come quella della rivoluzione dell’effetto suolo che avrebbe così portato le monoposto a essere più pesanti e allo stesso tempo in grado di regalare gare più spettacolari, ma è stato così?

F1 (ANSA)
F1 (ANSA)

Dopo il tiratissimo Mondiale del 2021, in quello 2022 c’è stato un netto dominio da parte di Max Verstappen e della sua Red Bull che per il secondo anno consecutivo sono stati in grado di diventare campioni.

Una stagione sensazionale che ha regalato grandissime emozioni e che fin da subito ha portato con sé davvero un interesse spasmodico, soprattutto per la tanto attesa rivoluzione delle monoposto che sono diventate con effetto suolo.

Un cambiamento davvero epocale che nella storia della più importante corsa a gare del mondo dell’automobilismo non si vedeva addirittura dagli anni ’80 e questa aveva spinto molti curiosi ad appassionarsi alle gare del 2022.

Fin dall’inizio dell’anno ci siamo resi conto come questo cambiamento avesse avuto gli effetti sperati, infatti le auto avevano la possibilità di dover gestire molto di meno la gomma rispetto al passato, soprattutto senza dover prendere le distanze in pista.

Dunque il primo grande beneficio dell’effetto suolo è stato proprio questo, dare la possibilità ai piloti di rimanere costantemente attaccati in gara e questo ha solamente una conseguenza: più sorpassi.

La stagione 2022 infatti può già essere ampiamente ricordata come quella che ha dato il vita al maggior numero di sorpassi della storia recente della Formula 1 e se qualcuno non fosse ancora convinto della bontà di questa rivoluzione ha solo bisogno di leggersi una statistica.

Nella stagione 2021 il totale dei sorpassi è stato 599, con l’ultimo che ce lo ricordiamo davvero tutti, con Max Verstappen che aveva trovato lo spiraglio determinante per poter superare Hamilton e strappare così lo scettro al britannico.

E già nello scorso anno c’era stato un clamoroso aumento dei sorpassi in gara rispetto alle stagioni precedenti che avevano portato così sempre più tifosi ad allontanarsi dal mondo delle quattro ruote.

Nel 2022 però abbiamo avuto un netto e sostanziale aumento dei sorpassi in pista, tanto è vero che da 599 siamo passati a 785, un numero spaventosamente più alto e che comporta così una crescita del 31%.

Si tratta di una splendida notizia per la F1, perché questo vuol dire che la Federazione ha lavorato nel miglior modo possibile in questo caso, mettendo così i piloti e le Scuderie nella condizione di poter realizzare il miglior lavoro possibile.

L’Era dell’ibrido infatti era sempre stata molto criticato e non dava l’idea di appassionare in maniera sperata i tifosi, ma l’effetto suolo, tecnica che era già stata applicata in passato alla Formula 2, sembra davvero essere la soluzione giusta.

Super 2022 per la F1: i sorpassi sono da record

Quello che sorprende in maniera più incredibile è il fatto che la crescita e l’aumento dei sorpassi è già straordinario rispetto al 2021, ma quello che in pochi sanno è che quella è stata una delle migliori annate di sempre per l’ibrido.

Pensate infatti come nel 2020 il numero totale di sorpassi fu solamente di 502, dunque circa cento in meno rispetto all’ultima stagione con le vecchie tipologie di monoposto, e peggio ancora andò nel 2017.

Quello fu veramente un anno da dimenticare, con il Gran Premio di Francia a Le Castellet che addirittura si concluse con un triste zero alla casella dei sorpassi, e il totale a fine anno fu di 435, poco più della metà di quest’anno.

La FIA quando ha introdotto questo tipo di monoposto voleva proprio arrivare a questo punto, cercando in tutti i modi di poter dare vita a una Formula 1 più avvincente e più accattivante.

Quello che però non è stato rispettato riguarda l’avvicinamento nei valori delle varie Scuderie, perché in molti erano convinti che ci sarebbe stata grande alternanza sul gradino più alto del podio, magari toccando anche il record del 2012 con 7 piloti vincenti nelle prime 7 gare dell’anno.

Invece da questo punto di vista c’è ancora molto da migliorare perché il quartetto di testa è stato per tutto l’anno composto da Red Bull e Ferrari con un divario netto sulla concorrenza e poi la Mercedes ha avuto modo di ottenere qualcosa di più rispetto al suo quinto e sesto piazzamento.

Per le altre invece c’è stato davvero poco da fare, mentre l’anno scorso ci sono state delle belle sorprese, come per esempio le vittorie della Alpine di Esteban Ocon a Budapest e di Daniel Ricciardo a Monza con la McLaren.

Siamo comunque al primo anno di questo clamoroso cambiamento ed è comunque molto bello vedere come il traguardo prefissato legato all’aumento dei sorpassi sia stato ampiamente raggiunto.

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