Sempre pronto a rilasciare dichiarazioni pungenti, Norris sorprende ancora una volta con un pensiero sul pluri-campione del mondo Hamilton.
Diventato la nuova lingua biforcuta dello schieramento della F1, Lando Norris non risparmia nessuno. Neppure il suo connazionale Lewis Hamilton. Dopo aver deriso e insultato a più riprese e in diversi modi il compagno di squadra Daniel Ricciardo, reo di non essersi saputo adattare alla McLaren e dunque meritevole di licenziamento, il britannico è arrivato a gamba testa pure sull’asso di Stevenage.
In questo caso perché convinto che al volante della Mercedes avrebbe ottenuto i suoi medesimi risultati. Certo, simili affermazioni non sono inedite. Le avevano pronunciate prima di lui i vari Verstappen e Alonso. Però c’è una differenza. Entrambi qualcosa hanno conquistato, mentre lui ancora è un novellino. Dal 2019, anno del suo esordio, ad oggi, è salito sul podio appena 6 volte, di cui 5 sul terzo gradino e 1, a Monza lo scorso anno, sul secondo.
Troppo poco per mettere in discussione le abilità degli altri, ma questo è ormai diventato il suo trend.
Norris è presuntuoso o realista?
Intervistato da GQ Inghilterra, il 22enne ha replicato senza indugio a chi gli domandava se, condividendo il medesimo box sarebbe in grado di mettersi alle spalle Ham. “Certo non sarebbe una passeggiata ma credo di sì. Lui è uno dei più grandi di sempre, ma se vuoi ottenere qualcosa, devi ritenerti migliore degli altri”.
E in effetti questa è una delle lezioni dello sport ad alto livello. Un po’ di sano egocentrismo e self-confidence sono indispensabili. Purché non utilizzati in eccesso. In quanto si rischia l’effetto boomerang. Chi alimenta aspettative a parole, deve poi dimostrarsi in grado di portarle a compimento. E non sempre ciò è possibile. Specialmente se nel presente si è alla guida di una monoposto non da primissime posizioni.
Detto ciò, il driver di Bristol nella sua giovane carriera nella top class è riuscito a mettersi in evidenza con bei sorpassi e prestazioni solide. Tanto che in Austria nel 2021, lo stesso sette volte iridato si complimentò con lui via radio.
Un attestato di stima importante da custodire per crescere e non per farsi come un pavone. Più di recente, ovvero nel corso dell’ultimo weekend di corsa a Suzuka, è stato pure al centro di un botta e risposta al vetriolo con il direttore sportivo dell’Alpine Alan Permane.
Decimo al traguardo, mentre le due “blu” avevano tagliato il traguardo ancora più avanti, a caldo definì la A522 un missile, motivo per cui il team di Enstone aveva fatto pena in tutto il resto, alla luce di una differenza nella generale costruttori davvero minima. Stiamo parlando di 143 punti per l’ex Renault e 130 per l’equipe di Woking.
In pratica le affermazioni di Lando sono state una carezza in un pugno, per dirla alla Celentano.
Ovviamente, non poteva non esserci una replica davanti tale considerazione. E così l’ingegnere lo ha colpito ben bene. “E’ ormai diventata un refrain questa sua esternazione. Non so come mai continui a ripeterla. Ciò che conta è precederli. Ma evidentemente lo abbiamo innervosito e questa è la sua reazione“, il commento da pan per focaccia del 55enne.