Verstappen, è questo il suo segreto? Sentite che dice Vettel

Il percorso che ha portato Verstappen a trasformarsi in un campione, desta sempre grande interesse. Sul tema si espresso anche Vettel.

Da molti considerato una macchina programmata per vincere dal padre Jos, Max Verstappen ha confermato che il programma messo in atto dal genitore ha avuto ragion d’essere. E’ indubbio che lo storico compagno di squadra di Michael Schumacher abbia influenzato la sua carriera. Certo, le doti o le hai o non le hai, e lui certamente ne possiede. Tuttavia sarebbe sbagliato ignorare il lavoro fatto sin dai primi passi nel kart dal 50enne.

Sebastian Vettel (Ansa Foto)
Sebastian Vettel (Ansa Foto)

Sebbene non sia mancata neppure mamma Sophie Kumpen, una che nel karting faceva sfracelli, l’imprinting principale è arrivato dall’ex F1. Due sono gli insegnamenti che hanno costruito l’attuale campione del mondo: l’aggressività e il gusto per la vittoria.

Un approccio arrembante che, tuttavia, non sempre lo ha premiato. Promosso nel Circus nel 2015 dopo appena un assaggio di Formula 3 Europea, il 24enne è presto diventato il pericolo numero uno della griglia di partenza. Di sovente coinvolto in incidenti, spesso da lui stesso innescati, ha rischiato di fare la fine di Romain Grosjean, non fosse che la punizione inflittagli dalla FIA per un incontro di box con Esteban Ocon al termine del GP del Brasile 2018 non lo ha calmato.

Nel 201, infatti,  si presenterà come un pilota totalmente diverso. Più riflessivo e meno impulsivo. Capace di ragionare e di non spingere alla morte in ogni frangente.

Lo “schiaffo” da parte del direttore di gara di allora, il compianto Charlie Whiting, servirà a dare vita ad una persona nuova che, già in Giappone questo fine settimana potrebbe festeggiare il secondo sigillo iridato.

Vettel dice la sua su Max Verstappen

Aiutato da una Red Bull tornata ad essere competitiva come nei suoi tempi migliori tra il 2010 e il 2013, il #1 dl 2022 non si fa prendere dalla foga, ha un atteggiamento a tratti quasi zen e sta ben attento a non strafare.

La domanda a questo punto è? Davvero il driver che stiamo vedendo in azione è quello plasmato da suo papà? Per Sebastian Vettel la risposta è no. Anzi, per l’asso di Heppenheim la tecnica del bastone e carota messa in atto da Verstappen Sr. è più controproducente che altro.

Non so se subire certi trattamenti possa renderti più resiliente. Forse è meglio puntare sull’amore e sull’aprire gli occhi su come funziona il mondo“, ha dichiarato a Road and Track, alquanto scettico sulla bontà di un comportamento fatto di violenza.

Per il quattro volte iridato, quando si sbaglia si dovrebbe avere la chance di capire cosa non è andato bene e ripartire da lì. Non essere picchiati.

Da padre affronto questo genere di questioni quotidianamente“, ha proseguito. “Le mie figlie possono replicare a tono. E quando succede devi accettarlo. Si tratta di un tema affascinante perché influenza ciò che si diventa da adulti e come si gestiscono le situazioni. E non sto parlando di risultati nella professione. L’infanzia è una fase fondamentale. Si può fare molto di positivo, ma anche molto negativo“, ha concluso ormai prossimo alla pensione.

Non sarà certo un caso che tra le ragioni che hanno spinto Seb a fermarsi, ci sia anche l’esigenza di dedicarsi maggiormente alle sue piccole che stanno crescendo.

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