Morbidelli individua il problema: “Ecco il mio tallone d’Achille”

Morbidelli conferma di essere in difficoltà con la Yamaha: vorrebbe aiutare Quartararo nella corsa al titolo MotoGP, però non riesce a farlo.

A Misano Adriatico sembrava intravedersi la luce in fondo al tunnel per Franco Morbidelli, ma la sua gara è durò poco per una sfortunata caduta. Ad Aragon poi la situazione è tornata negativa, con un diciassettesimo posto finale molto deludente.

Franco Morbidelli
Franco Morbidelli (foto LaPresse)

Vero che all’inizio della corsa è stato condizionato dagli incidenti provocati involontariamente da Marc Marquez e dunque lui ha perso del tempo, però rimane un weekend negativo. Il pilota romano non riesce ancora a guidare in maniera efficace la Yamaha M1.

Deve cercare il modo di migliorare da qui alla fine del campionato MotoGP 2022, anche se probabilmente non veda l’ora che finisca e di poter guidare la nuova moto. Dopo il test a Misano Adriatico lui e Quartararo si erano detti contenti delle novità portate dalla casa di Iwata, forse nel 2023 potremmo rivederlo competitivo.

MotoGP, il rammarico di Morbidelli

Morbidelli, interpellato da AS, ha ammesso che gli piacerebbe affiancare Quartararo nella lotta contro Ducati e Aprilia: “Se potessi, vorrei aiutare Fabio. In questo momento non sono in lotta e posso aiutare in qualche modo l’evoluzione della moto. È difficile, perché le sue prestazioni sono già elevate. Con i feedback, facendo bene alcune curve ed entrando in Q2 potrei aiutarlo”.

Il pilota italiano è dispiaciuto della sua situazione, gli piacerebbe poter essere più competitivo in pista: “Devo essere più veloce. Devo lavorare per capire come sfruttare al meglio il potenziale della moto. Non c’è un problema fisico, il ginocchio sta bene. La moto è diversa e fa cose diverse. Sento che poco a poco miglioro, a volte lascio le sessioni col sorriso e devo capire come farlo sempre”.

Morbidelli e il team sanno dove intervenire, anche se la soluzione non è semplice: “Continueremo a migliorare per migliorare nelle curve veloci, in questo momento sembra essere il mio tallone d’Achille. Nelle curve lente sono veloce, mentre nelle altre non riesco a far girare bene la moto”.

Pur avendo a disposizione i dati di Quartararo, non è semplice fare copia-incolla. Altrimenti, lo avrebbe già fatto e sarebbe più competitivo. Deve trovare comunque il modo per far crescere le sue prestazioni. È triste vedere che un campione del mondo Moto2 e vice-campione MotoGP fatica ad andare a punti.

Per quanto concerne la lotta iridata, Morbidelli vede un Quartararo che può fare fatica contro l’amico Pecco Bagnaia: “Per Fabio è dura. Ducati ha fatto miglioramenti incredibili e Bagnaia sfrutta bene il pacchetto. La Yamaha è più lenta in rettilineo e ciò rende la lotta più complicata. Solo lui può portare questa moto a buoni risultati”. Vedremo cosa succederà in questo weekend a Motegi.

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