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Motomondiale

MotoGP, Bagnaia mette nel mirino Valentino Rossi: record in vista

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Davide Russo

Il pilota della Ducati, Pecco Bagnaia, ha dimostrato di aver raggiunto un livello di maturità superiore. Ora nessun primato è più un tabù.

Pecco Bagnaia è tornato, ufficialmente, in lotta per il campionato del mondo 2022 di MotoGP. Dopo il doppio ritiro in Catalogna e Germania, Pecco Bagnaia era scivolato a quasi 100 punti da Fabio Quartararo. La situazione sembrava essere, assolutamente, disperata ma dopo il filotto di quattro successi consecutivi il torinese è riuscito a ridurre il proprio gap nei confronti di Fabio Quartararo, fino a portarsi a 30 punti.

Ducati, Pecco Bagnaia (Bonora Agency)

Sarebbero, comunque, tanti se Fabio Quartararo alternasse vittorie a piazzamenti in top 3. Negli ultimi quattro Gran Premi il francese ha conquistato un solo podio, in Austria, arrivando alle spalle di Pecco. In Olanda è stato costretto al ritiro a seguito di una doppia caduta. Assen ha rappresentato il punto di svolta, in negativo, della sua stagione. El Diablo avrebbe potuto cogliere un risultato di spessore in Olanda, ma è franato sull’Aprilia di Aleix Espargarò in un complicato tentativo di sorpasso. L’incidente ha avuto un effetto anche nella successiva trasferta a Silverstone. Il campione in carica della Yamaha è stato costretto a subire un long lap penalty che ha condizionato la sua prestazione.

Intanto, Pecco non ha mollato la presa e non ha più sbagliato un colpo. Il torinese ha conquistato 100 punti tondi, merito delle vittorie consecutive in Olanda, Inghilterra, Austria e Italia. Quartararo ha limitato i danni a Silverstone, arrivando ottavo e, in Italia, giungendo quinto davanti ad Aleix Espargarò. Il ducatista ha scavalcato lo spagnolo dell’Aprilia di tre punti, portandosi a -30 dal centauro di Nizza. Oggettivamente la Ducati è di gran lunga la miglior moto della griglia. Se non avesse commesso dei clamorosi errori, nella prima fase di stagione, Pecco avrebbe potuto amministrare un vantaggio consistente sugli inseguitori. Lo scarso feeling iniziale con la Desmosedici GP 2022 non ha aiutato, ma con il passare delle gare il ritmo è cresciuto. Oltre agli ultimi quattro successi di fila, Pecco ha conquistato anche la tappa di Jerez e del Mugello.

MotoGP, Bagnaia può fare la storia

In occasione della vittoria sul tracciato intitolato a Marco Simoncelli, il centauro torinese ha già scritto il suo nome nel libro di storia della casa di Borgo Panigale. Pecco è stato il primo a vincere quattro Gran Premi di fila in sella alla Rossa. Un risultato che non era riuscito neanche a Casey Stoner nella cavalcata del 2007. L’obiettivo, inutile nascondersi, ora è quello di vincere il mondiale. Dopo 15 anni la squadra italiana ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per ambire al titolo. Gli avversari stanno per crollare, colpiti dalla continuità di trionfi di Bagnaia, ma la top class sa essere imprevedibile. Valentino Rossi ha inseguito per tantissimi anni il decimo riconoscimento iridato, ma in un finale di campionato possono accadere tantissime cose.

Il centauro di Tavullia quando si è aggiudicato cinque vittorie di fila si è sempre coronato campione. Valentino Rossi ci è riuscito in due occasione in Yamaha, nel 2005 e nel 2008. Il dato farà ben sperare il pilota della Ducati che punterà al filotto di cinque successi in occasione della tappa d’Aragona. Si tratta di un circuito favorevole alle caratteristiche della Desmosedici. Bagnaia ha già vinto la scorsa edizione ed un bis rappresenterebbe un passo in avanti enorme nella rincorsa a Quartararo. Il Dottore si superò in Honda, nel 2002, mettendo a referto 7 successi di fila. Anche in quel caso vinse il titolo. Marc Marquez, arriva la rivelazione: ecco come stanno le cose.

Pecco avrà diversi vantaggi, nel finale di stagione, a partire da un fido secondo in grado di poter sottrarre punti alla concorrenza e un esercito di Ducati, capace di frapporsi tra lui e il Diablo. Mancano 6 gare alla conclusione del campionato. 150 punti sono ancora in palio. Sei tracciati dove la potenza della Desmosedici potrebbe fare la differenza sulla M1. Anche nel finale della scorsa stagione, Quartararo è sembrato in difficoltà, ma alla fine riuscì a spuntarla. L’esperienza può essere un fattore determinante. Non aver mai lottato, fino alla fine, per una corona iridata rappresenta un punto a sfavore non da poco per Pecco. Nelle ultime gare il #63 non ha avuto nulla da perdere. La sua rimonta furiosa è stata a cuor leggero, ma nelle ultime tappe ogni sessione, staccata e sorpasso assume un valore capitale.

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