F1, la stampa italiana esalta Verstappen: ecco perché è meglio di Leclerc

Max Verstappen ha messo le mani sul bis iridato in F1, mentre per Charles Leclerc il sogno tramonta in modo definitivo. Ecco i motivi.

Il Gran Premio di Francia della F1 ha segnato la settima vittoria in stagione per Max Verstappen, la ventisettesima della sua carriera. Il campione del mondo, che ricordiamo deve ancora compiere 26 anni, è ora ottavo di tutti i tempi ed ha agganciato Jackie Stewart, numeri che fanno davvero spavento.

F1 Max Verstappen (ANSA)
F1 Max Verstappen (ANSA)

L’olandese, ovviamente, ha messo una seria ipoteca sul titolo iridato, il secondo consecutivo in quello che sembra essere un ciclo solo al suo inizio. La Red Bull è sicuramente una gran macchina, ma le difficoltà di Sergio Perez, solo quarto al traguardo dietro alle Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, testimoniano la differenza che questo pilota è in grado di fare.

Verstappen ha dato la mazzata finale alle ambizioni di titolo di Charles Leclerc, uscito di pista mentre era al comando. Si tratta della quinta vittoria persa dal monegasco, dopo quelle in cui la causa della sconfitta erano stati problemi di affidabilità ed errori strategici. Davvero grave lo svarione del principino, che nonostante un talento smisurato si dimostra, forse, ancora acerbo per pensare di battere il figlio di Jos.

La sconfitta in terra francese non era nei piani, visto che il passo messo in mostra nel corso della sua rimonta da Carlos Sainz testimonia la superiorità della Ferrari. Una macchina strepitosa, che inspiegabilmente ha solo 44 punti in più della Mercedes, una monoposto di almeno mezzo secondo più lenta al giro.

Uno spettacolo raccapricciante la gestione del Cavallino, ed è bene anche spezzare una lancia in favore di Leclerc. Il giovane monegasco è al primo anno in cui si gioca il mondiale, trovandosi tutta la pressione su di sé. La Ferrari, va detto, lo ha messo nelle condizioni di dover vincere per forza, con errori clamorosi commessi in questa prima fase di stagione.

A questo punto, il verdetto è chiaro. Avere la macchina migliore è divenuta un’aggravante e non una scusante, perché avere un distacco del genere nonostante il mezzo tecnico a disposizione significa che la squadra non è all’altezza, e qualche testa, prima o poi, dovrà saltare. A cominciare dal comparto strategie che ieri ha fatto di tutto per togliere un podio meritatissimo a Sainz. Inutile la scusa della gomma che non arrivava al traguardo, lo spagnolo stava volando e sarebbe potuto tranquillamente giungere fino al termine.

Anche con Leclerc, per l’ennesima volta, la tattica era stata totalmente errata. Ormai è chiaro che in F1 l’undercut fa tutta la differenza del mondo, e quando Verstappen si è fermato per la prima sosta bisognava subito coprire richiamando Charles. In Ferrari, al solito, sono stati colti da manie di protagonismo, facendo compiere al monegasco un giro in più, poi rivelatosi fatale.

F1, la stampa italiana esalta Verstappen e critica Leclerc

Come ogni settimana, è ora arrivato l’appuntamento con le analisi riportate dai nostri quotidiani sportivi in merito al GP di Francia della F1. Max Verstappen ha vinto da fenomeno, senza mai sbagliare una virgola, mettendo Charles Leclerc sotto pressione per poi indurlo all’errore.

La Gazzetta dello Sport” ha titolato con un durissismo “Ferrari KO“, affermando: “Ora sarà molto difficile tornare in lotta per il mondiale, perché con Verstappen la differenza è di 63 punti. Charles si sentiva solo, molto solo, dopo essere finito nel muro per un suo stesso errore. Stava dominando, la Ferrari era forte e la Red Bull aveva invece dei problemi. Il monegasco è andato a sbattere contro il muro di gomme ed ha visto andare in fumo una quarta vittoria in questa stagione“.

Tuttavia, i quotidiani sportivi hanno lodato quanto affermato da Leclerc nel post-gara, prendendosi tutte le responsabilità del suo errore senza cercare inutili scuse. Il “Corriere dello Sport” ha invece calcato maggiormente la mano, affermando che il mondiale di F1 viene sempre vinto da chi fa meno errori, ed in questo Verstappen è divenuto un maestro.

Ci preme sottolineare una piccola differenza tra i soventi errori di Charles e quelli che in passato hanno visto protagonista Super Max. L’olandese, che terminò il suo processo di maturazione dopo l’incidente nelle ultime libere di Monte-Carlo nel 2018, ne commetteva con una macchina nettamente inferiore alla concorrenza, e spesso non usciva da solo di pista, ma causava dei contatti anche pericolosi con gli avversari.

In questi anni invece, Leclerc ci ha abituato a sbagliare tanto anche quando era in condizioni di relativa tranquillità, finendo a muro in perfetta solitudine. L’aggravante di questa stagione è il fatto di avere la macchina migliore, anche se molte delle colpe sono attribuibili al muretto e ad una monoposto non affidabile.

Giunti a questo punto, è chiaro che per il mondiale non ci sia più nulla da fare. L’unica speranza è portare subito a casa una doppietta in Ungheria e poi sperare in un qualche miracolo, ma contro un Verstappen così neanche la mano divina potrebbe fare qualcosa. Sarà fondamentale ripartire sin da subito, nella speranza che il trend si inverta.

 

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