Ferrari, clamoroso dalla Spagna: si parla di un complotto anti-Sainz

Incredibile quanto dichiarato da un giornalista spagnolo, che sostiene che in Ferrari sia in atto un sabotaggio contro Carlos Sainz.

La Ferrari si è presa due vittorie consecutive su piste favorevoli alla Red Bull, trionfando con Carlos Sainz nel Gran Premio di Gran Bretagna e con Charles Leclerc in Austria, riaprendo la corsa al sogno mondiale. Max Verstappen conserva 38 punti di vantaggio sul monegasco, ma il passo mostrato dalla Rossa in casa dei nemici ha messo paura ai rivali.

Ferrari Carlos Sainz (ANSA)
Ferrari Carlos Sainz (ANSA)

Il Gran Premio d’Austria ha ridato speranza e vigore alla Scuderia modenese, che lascia Spielberg nella consapevolezza di essere tornata nettamente la monoposto più veloce. Tutto ciò era già avvenuto diverse volte nel corso di questa stagione della nuova F1, come a Barcellona o a Monte-Carlo, occasioni dove l’affidabilità nel primo caso e le strategie nel secondo avevano tolto a Leclerc due vittorie sicure.

A Baku, tanto per fare un esempio, la Ferrari era stata a livello della Red Bull sul fronte delle prestazioni, ma l’affidabilità ha impedito ai due piloti del Cavallino di giocarsela sino alla fine. Per una volta, infatti, la strategia era risultata davvero perfetta, con Leclerc che era stato fatto rientrare ai box proprio nel momento del ritiro di Sainz, che aveva innescato una Virtual Safety Car.

A quel punto, il monegasco si era ritrovato leader con un buon margine sulla coppia formata da Verstappen e Sergio Perez, i quali avrebbero fatto non poca fatica per ridurre il gap dal primo della classe. Anche in quel caso però, il motore della F1-75 #16 è esploso, condannando la Rossa al punto più basso della sua stagione, ovvero ad un doppio ritiro.

Tantissimi i rimpianti che fanno parte di questa stagione, visto che i 38 punti di ritardo di Leclerc da Verstappen sono davvero troppi se consideriamo quello che abbiamo avuto modo di vedere in pista, sia per quello che riguarda il talento del pilota che la velocità della monoposto, decisamente la migliore su tantissime pista.

L’unica prova di forze, sul fronte del passo, da parte della Red Bull l’abbiamo vista ad Imola, dove le Rosse non sono mai state della partita, anche a causa di un pessimo set-up causato dalle prove libere bagnate e dalle temperature bassissime. Ora c’è però tutto il tempo per limare lo svantaggio, a patto che vengano evitati ulteriori errori e che si riesca a colmare le lacune di affidabilità.

Ferrari, dalla Spagna si insinua un complotto anti-Sainz

Nelle ultime ore si sono levate delle voci incredibili contro la Ferrari, partite dal noto giornalista Carlos Miguel di “Marca“, celebre quotidiano sportivo spagnolo. Miguel ha insinuato un complotto ai danni di Carlos Sainz, che proprio una settimana prima aveva approfittato di un errore strategico del Cavallino su Charles Leclerc, che a propria volta aveva fatto gridare al sabotaggio.

Ecco le parole del giornalista: “Due ore prima della gara un esperto giornalista italiano mi ha detto, tra il serio ed il faceto, una frase inquietante, ovvero che in questa gara avrebbe  vinto la Ferrari. Questo è ciò di cui ha bisogno il Campionato del Mondo. Come se ci fosse un pulsante a disposizione di Domenicali per riaprire il Mondiale“.

Qualcuno mi spieghi cosa diavolo è successo alla Red Bull di Max Verstappen tra sabato e domenica, sembra una stregoneria. Nella Sprint ha retto abbastanza bene 24 giri con le gomme medie, nel Gran Premio non andava bene con nessuna mescola e Leclerc l’ha superato come se non esistesse“.

Fa parte dei misteri anche il fatto che il motore di Sainz prenda fuoco proprio quando l’atmosfera tra i due piloti Ferrari è più tesa che mai. Leclerc ha sorriso, sino a che non ha visto Carlos metterlo alle strette. Poi storce la bocca, va a cena con Binotto, porta con sé il suo manager Nicolas Todt, con tutte le ramificazioni mediatiche che ne conseguono. La stampa, più influenzata che influente, che va in rivolta nonostante il meritato trionfo di squadra“.

Carlos aveva una macchina che perdeva tra i due e i tre decimi nella seconda parte di gara a Silverstone, ma non ha mai perso di vista la vittoria. I 26 punti persi rispetto al compagno al Red Bull Ring, fanno sembrare gli ordini di scuderia pronti a partire da Settembre. Ma in realtà sono già partiti. Sabato sera infatti Carlos è diventato il cattivo, perché ha attaccato Leclerc, che nella Sprint non era molto veloce“.

Il giornalista ha concluso: “Nel Gran Premio poi Maranello ha deciso strategie diverse per i propri piloti sino alla prima sosta. Charles ha dovuto fare da lepre, Sainz ha dovuto invece gestire le gomme. E non potevano lottare tra loro. Sainz si è fermato per due volte ai box con le gomme in perfette condizioni, proprio quando era libero di spingere e con gomme dure stava facendo tempi migliori del suo compagno, è stato richiamato ai box. Monsieur Leclerc alla domenica non era più veloce. La certezza che Carlos non potesse vincere, dopo il successo di Silverstone, è stata la cosa più tangibile della domenica“.

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