F1, Ferrari in bilico tra Sainz e Leclerc: lo spagnolo fa chiarezza

Protagonista di una primissima parte di mondiale complicata, Carlos Sainz ribadisce che il boss Binotto non l’ha relegato a spalla di Leclerc.

Il sapere di avere tra le mani un’auto competitiva in grado di farlo vincere o comunque di lottare per gli avamposti lo ha evidentemente messo sotto pressione. Il Carlos Sainz delle prime cinque gare del 2022 sembra essere un lontano parente di quello concreto e costante dell’ultima fetta del passato campionato.

Carlos Sainz (Ansa Foto)
Carlos Sainz (Ansa Foto)

Già, allora era stato aiutato da una SF21 non particolarmente in forma, per cui qualunque risultato in top 10 aveva il sapore del successo. Oggi, invece, l’asticella è più alta e deve essere, e ciò potrebbe averlo mandato in crisi. Non è inoltre da escludere che stia subendo la convivenza con Leclerc, coccolato dal team e implicitamente l’uomo su cui puntare anche per un fatto di lunga militanza a Maranello.

Sainz tiene duro e vuole lottare alla pari

A questo proposito il figlio d’arte ha rimandato al mittente l’ipotesi che in seno alla scuderia possano aver identificato in Charles il pilota di riferimento.

Siamo solo al sesto appuntamento. Ne abbiamo altri 17 davanti a noi, quindi non c’è alcun numero 1 o 2. Corriamo nelle stesse condizioni. La relazione con il mio vicino di box e con il team principal Binotto è buona, per cui non sono preoccupato“, ha replicato a Marca.
Il prossimo weekend nella sua Spagna potrebbe arrivare il primo colpaccio in carriera. Un momento che il 27enne attende con ansia. “Potete immaginare quanta voglia abbia. Ci proverò e se non sarà al Montmeló, sarà a Monaco o in Canada“, ha confessato affamato.

Soddisfatto delle evoluzioni che la Rossa porterà al Catalunya, il madrileno preferisce aspettare il responso della pista. “La direzione sembra comunque quella giusta, ma non mi sbilancio“, ha sostenuto. Intanto il #55 ha già avviato un processo di modifica al proprio stile di guida. “Sto cercando di cancellare degli automatismi. Non è facile e farlo su un tracciato che conosco bene potrebbe essermi d’aiuto“, ha svelato fiducioso.

Allo stesso modo guardando al lungo periodo, ovvero a come si dipanerà la stagione, Carlitos si è aggrappato agli ipotetici zero che potrebbero accumulare i colleghi: “Io ne ho avuti due di seguito. E’ qualcosa che si deprime. Adesso è importante che capisca la macchina, poi proverà ad arrivare davanti a tutti“.

In effetti la comprensione della F1-75 si sta rivelando dura per lui. “L’avevo già notato nei test“, ha dichiarato. “Ci sono vetture con cui ti trovi subito a tuo agio, altre meno. Anche se riesco a battagliare per le pole position non riesco a fare quel passo in più e mi dà fastidio”.

Legandosi a condizioni non ottimali Sainz è tornato allo scorso fine settimana di gara sull’inedito circuito di Miami. Lì il problema è stato doppio: l’umidità e il dolore al collo. “In Florida ho faticato, ma se domenica dovessimo trovare caldo va bene. L’umido è peggio“, ha concluso l’analisi.

Al momento lo spagnolo è quinto della generale conduttori con 53 punti contro i 104 del monegasco. Un bel gap amplificato dal doppio ritiro dell’Australia e di Imola.

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