Ferrari F1-75, copiato un particolare di un team: ecco di cosa si tratta

La Ferrari tenta di risolvere i problemi di porpoising e si ispira ad un’altra squadra per riuscirci. Ecco cosa hanno fatto a Maranello.

I test in Bahrain proseguono e la seconda giornata è iniziata con il botto. Dopo un botta e risposta tra l’Alpine di Esteban Ocon e la Ferrari di Charles Leclerc che si sono tolti il miglior tempo a vicenda, la sessione è stata improvvisamente interrotta. La causa è stata uno spettacolare incendio nel posteriore della Williams di Nicholas Latifi, che ha costretto ad un lungo stop.

Ferrari F1-75 (Twitter)
Ferrari F1-75 (Twitter)

Fortunatamente, il pilota ne è uscito senza conseguenze, ma il grande rischio lo ha corso il commissario addetto all’estintore che è corso in pista privo della divisa antincendio. Il fuoco è stato domato in qualche decina di secondi, ma va detto che la memoria è subito tornata a due anni fa, quando la Haas di Romain Grosjean si trasformò in un inferno di fiamme, da cui il francese uscì vivo per miracolo.

La bandiera verde è stata esposta dopo circa una mezz’ora, con i team che sono tornati a girare. La Ferrari si è concentrata su un lavoro fatto di brevi run e qualche time attack, anche se non si è andati a caccia della prestazione pura. La Red Bull e la Mercedes hanno invece svolto una simulazione di passo gara, con la RB18 che è apparsa molto più in forma rispetto alla freccia d’argento.

Tornando alla F1-75, sono confermate le voci che parlano di una monoposto subito pronta sin dalla messa in pista. Ogni volta che ai piloti viene dato il via libera, riescono subito a trovare il ritmo giusto, senza problematiche particolari. Il bilanciamento ottimale è ancora lontano, dal momento che i controlli e le correzioni sono ancora ben presenti, ma la via imboccata è quella giusta.

Nella giornata di ieri, Mattia Binotto ha confermato in conferenza stampa che non ci saranno particolari sviluppi per la prima gara. Il motivo? La Scuderia modenese vuole estrarre il massimo potenziale della monoposto, con i primi aggiornamenti che arriveranno ad Imola o Barcellona, ovvero nelle prime gare europee.

Ferrari, copiato il fondo della McLaren

Una delle problematiche maggiori evidenziate dalle F1 ad effetto suolo sin dai test di Barcellona è stato il porpoising. Si tratta di un blocco aerodinamico, causato dalla crescita costante del carico aerodinamico sull’alettone anteriore. Quando il mainplane si avvicina all’asfalto l’effetto suolo aumenta la sua efficacia, con l’aria che si incanala in modo molto rapido. Ecco il motivo per cui vediamo le monoposto “saltellare” in rettilineo, come evidenziato soprattutto dalla Ferrari a Barcellona.

Grazie ad un nuovo fondo portato nell’ultima giornata dei test catalani, la F1-75 aveva già risolto quasi del tutto questa problematica, ma in Bahrain è arrivata un’ulteriore evoluzione. In base ad un’analisi svolta da Franco Nugnes e Giorgio Piola pubblicata sulle colonne di “Motorsport.com“, sembra che il Cavallino abbia copiato il fondo della McLaren, una di quelle poche squadre che non ha praticamente mai sofferto del porpoising.

Il bordo esterno del fondo è stato modificato andando nella direzione scelta dal team di Woking, con un profilo orizzontale sollevato dal marciapiede grazie ai quattro supporti. Anche lo sfogo davanti alla ruota posteriore è stato ampliato, segno che al Cavallino non dispiace affatto prendere ispirazione dalla concorrenza.

Lo stesso Mattia Binotto, team principal della Ferrari, aveva detto che, in caso di necessità, sarebbe stato possibile tentare di copiare le soluzioni della concorrenza. Ovviamente, si tratta di parti non troppo fondamentali, dal momento che sarebbe impossibile cercare di copiare le pance della Mercedes, poiché indicherebbe la necessità di rivoluzionare del tutto il proprio progetto. Le prossime settimane diranno chi ha avuto ragione e chi dovrà inseguire.

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