Ecclestone continua ad “appoggiare” la Russia: “La F1 ha sbagliato”

Dopo aver difeso Putin dalle critiche per aver innescato lo scontro bellico in Ucraina, Ecclestone si è espresso sulle ultimi decisioni della FIA.

Che non fosse un sostenitore della democrazia lo ha sempre detto e ribadito con forza. Dunque è perfettamente nella norma che Bernie Ecclestone, in queste giornate di dibatto in cui un po’ tutti gli argomenti convergono con quello della guerra tra Russia e Ucraina, si sia fatto sentire a supporto dell’amico Vladimir Putin.

Bernie Ecclestone (Ansa Foto)
Bernie Ecclestone (Ansa Foto)

E se qualche tempo fa, l’ex patron della F1 si era proclamato pronto a prendersi una pallottola in caso qualcuno avesse deciso di attentare alla vita del gerarca nato a San Pietroburgo quando ancora di chiamava Leningrado, nelle ultime ore si è schierato apertamente contro il CIO e a favore della Federazione Internazionale dell’Automobile.

Ecclestone come Kvyat: perché entrambi danno ragione alla FIA

Il realtà il 91enne non è stato il primo a dire la sua su un argomento caldissimo come quello della partecipazione degli atleti russi agli eventi sportivi internazionali. A precederlo era stato infatti il pilota, oggi impegnato nell’endurance, Daniil Kvyat il quale, in uno sfogo sui social, aveva parlato di vera e propria ingiustizia.

Dal canto suo il collegio federale del motorsport presieduto da Mohammed Ben Sulayem ha preso le distanza dalle richieste del Comitato Olimpico che appellandosi a tutto il mondo dello sport, sollecitava a non far gareggiare i rappresentanti provenienti dalla Russia.

Ciò significa che nei prossimi mesi chiunque potrà prendere parte agli eventi automobilistici purché sotto la bandiera della Federazione.

Una decisione controcorrente quella presa dell’ente che regola le corse su quattro ruote, sposata al 100% da zio Bernie. “E’ giustissimo“, ha affermato all’agenzia di stampa PA. “Se io sono russo e competo in F1, cosa c’entro con il conflitto? Non vi è alcun nesso“.

Per il manager inglese, invece, un errore potrebbe essere stato compiuto con la cancellazione del GP di Sochi, sulla carta in programma il prossimo 25 settembre. “Non essendoci alcuno scontro là, non sono convinto che ve ne fosse bisogno“, ha detto.

A suo avviso la “colpa” di questa rimozione sarebbe del Formula One Group, società che detiene i diritti commerciali della serie, che avrebbe fatto pressione sulla FIA.

Probabilmente Putin non sarà felice di quanto sta avvenendo, ma alla luce del fatto che tutti gli stanno dando del criminale non credo che il gran premio sia la sua prima preoccupazione“, ha concluso lo storico burattinaio del Circus.

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