F1, Adrian Newey e Red Bull: l’ultimo gioiello che ha stregato tutti

Adrian Newey è un portento della F1, ed ha disegnato la nuova Red Bull RB18 per consentire a Max Verstappen di difendere il titolo.

Il 12 dicembre 2021, la F1 ha incoronato Max Verstappen come primo campione del mondo olandese della storia, al volante di una Red Bull che non festeggiava un titolo dal lontano 2013 con Sebastian Vettel. Sia il tedesco che il figlio di Jos devono molto ad Adrian Newey, il geniale progettista britannico che ha disegnato le loro monoposto.

F1 Adrian Newey (LaPresse)
F1 Adrian Newey (LaPresse)

Il tecnico, nato nello stesso paese di William Shakespeare (Stratford-upon-Avon), ha vissuto anche dei momenti drammatici nel 2021: Newey ha patito un incidente in bicicletta durante l’estate, quando si trovava in vacanza in Croazia. Per questo motivo, Adrian è rimasto per diversi mesi lontano dal paddock, ma Bernie Ecclestone gli ha messo a disposizione un entourage di medici eccezionali che se ne sono presi cura con diversi interventi chirurgici.

Nel mese di ottobre, il miglior tecnico della F1 è tornato in pista, con il volto coperto da un cappello per nascondere le ferite e le cicatrici causate dall’impatto. Tutto ciò non ha comunque fermato il suo strepitoso impegno, che ha portato il team a vincere il tanto agognato titolo mondiale.

La RB16B si è dimostrata una macchina eccezionale, ma va detto che la Red Bull ha sempre prodotto dei telai magnifici, mai esaltati da una power unit all’altezza. Il grande lavoro della Honda in questo 2021 ha ripagato gli sforzi di Newey, che può così festeggiare l’undicesimo titolo piloti vinto da direttore tecnico.

Prima dell’avventura con il team di Milton Keynes, l’ingegnere aveva dominato la scena anche con Williams e McLaren, specialmente negli anni Novanta: sono sue le geniali sospensioni attive portate in pista da Nigel Mansell ed Alain Prost nel biennio 1992-1993, quando le vetture britanniche divennero inarrivabili proprio grazie al tocco geniale di Newey.

Anche Mika Hakkinen deve ringraziare, oltre al suo strepitoso talento, la vena creativa del tecnico inglese, che riportò al top la McLaren nel 1998 dopo alcuni anni molto deludenti. Nel 2006, Christian Horner riuscì a strappare Newey al team di Woking, rendendo la Red Bull uno dei principali contendenti al titolo mondiale.

F1, Adrian Newey ed i capolavori fatti a mano

Una delle caratteristiche più belle e genuine di Adrian Newey è la capacità di saper disegnare le sue F1 a matita, completamente a mano e senza l’ausilio dei computer. Come ha raccontato sua moglie, Adrian non ha un gran feeling con la tecnologia, ed è sempre stato abituato a scrivere alla lavagna.

In un’intervista riportata da “Marca“, Newey ha raccontato la propria metodologia di lavoro, poche ore dopo aver svelato al mondo intero la fantastica Red Bull RB18 che porta la sua firma: “L’auto nasce da alcune idee, viene dalla parte artistica del cervello. Probabilmente tutti potrebbero creare qualcosa che sarebbe bello, ma questo non significa che andrà bene. Quindi, occorre soppesare le idee con il lato matematico, e questo richiede un’elevata disciplina“.

Il miglior tecnico della F1 si è poi soffermato sul tavolo da disegno: “Quello che apprezzo del tavolo da disegno è che puoi avere tutto da ridimensionare davanti a te, mentre in un sistema CAD sei limitato dalle dimensioni dello schermo. Mi piace anche il fatto che posso disegnare liberamente un disegno e modificarlo, il mio consumo di gomme è paragonabile solo al mio consumo di matite“.

Mi permette di sottolineare e prendere appunti più facilmente , mi dà prezioso tempo in più per la riflessione, poiché i miei pensieri sono predeterminati a pensare forma e forma, problemi e soluzioni. La cosa più importante nel mio lavoro è saper aumentare le prestazioni della vettura, non c’è nulla che risulti più fondamentale“.

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