Valentino Rossi sulla Ducati e Stoner coach: le risposte di Dall’Igna

Dall’Igna ha risposto alle domande sulla stagione e sul futuro della Ducati, ma anche sulle ipotesi che riguardano Valentino Rossi e Stoner.

Ducati nel campionato MotoGP 2021 è stato il miglior costruttore, ma ancora una volta non ha vinto il titolo piloti. Prosegue il digiuno dopo l’unico trionfo del 2007 firmato Casey Stoner.

Sicuramente nel 2022 ci si aspetta di vedere la casa di Borgo Panigale in lotta fino alla fine per quella corona che per oltre dieci anni è finita sulla testa di altri. Francesco Bagnaia sembra pronto a giocarsela, è cresciuto molto in questa stagione e ha la maturità per poter puntare al mondiale. Anche Jack Miller, suo compagno di squadra, vorrà essere della partita.

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MotoGP, Dall’Igna fa il punto in casa Ducati

Gigi Dall'Igna
Gigi Dall’Igna (©Getty Images)

Dall’Igna in una conferenza stampa online con i giornalisti ha così commentato al stagione 2021: «Difficile avere rimpianti, è stata una delle annate migliori per Ducati. Abbiamo avuto buone prestazioni, ma in entrata di curva e turning dobbiamo ancora risolvere dei problemi. Comunque siamo migliorati di anno in anno, in questa stagione siamo stati quasi sempre competitivi e non abbiamo mai fatto così tanti podi. Siamo contenti, però dobbiamo raggiungere l’obiettivo finale».

Il direttore generale Ducati ha speso parole di elogio per Francesco Bagnaia, Jorge Martin ed Enea Bastianini: «Pecco ha fatto un lavoro incredibile e forse nella seconda metà del campionato è stato il migliore, vincendo quattro delle ultime sei gare. E potevano essere cinque senza la caduta a Misano. Martin ha fatto la pole nella seconda gara in MotoGP e ha anche vinto una gran premio, non è facile all’esordio. Bastianini con la moto 2019 ha fatto delle corse brillanti. Soprattutto nella seconda parte dei GP si è mostrato molto competitivo, deve migliorare in qualifica».

Se i tre piloti sopracitati hanno fatto un’annata molto positiva, chi è andato un po’ sotto le aspettative è Jack Miller, troppo altalenante nel rendimento: «Era quello chiamato a fare un po’ di più – afferma Dall’Igna – vista la sua esperienza. Ha vinto due gare e fatto dei podi, ma ci si aspettava più continuità e concretezza. Comunque la sua stagione è buone e lo consideriamo un pilota forte e può giocarsi qualcosa di importante».

Parlando dei progressi fatti dall’anno scorso al 2021, l’ingegnere veneto mette in evidenza un elemento importante che probabilmente ha impedito di vincere con Andrea Dovizioso: «Nel 2020 eravamo arrivati alla fine di una storia, non c’era più confidenza reciproca per raggiungere certi risultati. Quest’anno è stato completamente diverso, perché c’era fiducia assoluta e questo fa la differenza. La moto è migliorata, però i piloti hanno dato un contributo».

In merito all’ipotesi che Casey Stoner diventi coach Ducati, Dall’Igna si dice poco possibilista: «Difficile lavorare con un collaboratore che vive dall’altra parte del mondo. È qualcosa di complicato da realizzare».

Il direttore generale ducatista risponde anche sulla possibilità che Valentino Rossi provi la Desmosedici GP prossimamente: «Non ne abbiamo parlato e non che che rapporto abbia con Yamaha. Mi sembra corretto lasciare a lui la scelta, Valentino in questo mondo può fare quello che vuole».

Dall’Igna spiega se ci saranno novità da provare nel test di Jerez dei prossimi due giorni: «Evoluzioni di soluzioni già provate e accantonate per essere sviluppate durante i test invernali. Il motore sarà completamente nuovo, ma non in versione definitiva. Lo avranno sia Bagnaia che Miller, mentre in Pramac ce ne sarà uno solo che testeranno i due piloti».

Infine una battuta sul progetto MotoE, dato che Ducati sarà fornitrice unica dei prototipi elettrici dal 2023: «È qualcosa di nuovo, penso che sarà una bella storia e non vedo l’ora di partire».

Gigi Dall'Igna
Gigi Dall’Igna (©Getty Images)
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