Maverick Vinales ritorna sul capitolo Yamaha: le cause dell’addio al vecchio team e il passaggio in Aprilia.
A Portimao Maverick Vinales correrà il suo quarto Gran Premio stagionale in sella alla Aprilia RS-GP. Il pilota spagnolo ha avuto un’estate piuttosto concitata dopo l’addio alla Yamaha che lo ha spinto a rescindere il contratto con largo anticipo e a trovare un’altra sella. Fortunatamente la Casa di Noale ha preso la palla al balzo e gli ha offerto subito un posto nel suo box, senza dover attendere il 2022. Un progetto ambizioso per entrambe le parti: dopo la conquista del primo podio con Aleix Espargarò a Silverstoner, il prossimo obiettivo è arrivare sul gradino più alto del podio.
Prima di partire per Portimao Vinales si è intrattenuto ai microfoni di MotoGP.com per parlare di quanto avvenuto con la Casa di Iwata. “Sono passati cinque e non so perché non sono riuscito a realizzare quello che avevo in mente, quello che sapevo di poter fare”, spiega Maverick. “Per me essere campione con la Yamaha era una sfida, ecco perché sono stato lì per così tanto tempo, perché non capivo perché non riuscissi a raggiungerlo. Ma lottare ogni giorno è molto faticoso e alla fine ho rinunciato”.
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Il pilota neo papà ha spiegato anche quanto avvenuto in Austria dopo la pausa estiva, quando il team Yamaha gli ha imposto di non scendere in pista nel secondo round al Red Bull Ring. “Pensavo che in quella gara (Austria-1, ndr) avrei messo piede sul podio o almeno lottare per le posizioni di vertice. Dopo essere tornato ai box (dopo la bandiera rossa, ndr), tutto è iniziato ad andare storto nel giro di 10 secondi, come può essere possibile? Negli ultimi giri ero molto frustrato, ero fuori di me, ero molto nervoso e arrabbiato. Capisco bene perché Yamaha non mi abbia fatto correre e io rispetto quella decisione, l’ho fatto in ogni momento”.
Maverick Vinales ha sofferto tanto negli ultimi tempi per non riuscire ad esprimere tutto il suo potenziale. Adesso con Aprilia sorgono nuovi stimoli, in un ambiente in cui si sente il centro di gravità nonostante sia l’ultimo arrivato. “Ho un buon rapporto. Non ci affronteremo, ci aiuteremo a vicenda, e questo è molto importante, perché possiamo parlare di come migliorare. Lavoro molto con la squadra, ora posso vedere un sacco di cose che non vedevo prima. Sin da quando sono arrivato al box mi sono sentito fantastico, ho sentito l’impegno delle persone, ed è quello che cercavo, la lealtà”.
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