La parabola di Manfred Winkelhock e quel curioso record del figlio Markus

La morte il 12 agosto del 1985 di Manfred Winkelhock. Il figlio, anni dopo, riuscì in un’impresa a dir poco singolare

Markus Winkelhock (Photo by Getty Images)

Per molti il nome di Manfred Winkelhock dice poco. Ma nel mondo della F1 è uno dei tanti piloti talentuosi che però, al momento della prova del nove, fallì. Mentre il figlio Markus, qualche anno dopo, si rese protagonista di uno dei record più particolari del Circus.

La storia di Manfred Winkelhock

Nato a Waiblingen, Manfred Winkelhock fece carriera nelle formule minori, come la Formula 2 (terzo al Gran Premio di Enna del 1980) per poi impegnarsi costantemente anche nel settore delle vetture sport.

L’arrivo in F1 è datato 1980, con una non qualificazione sull’Arrows (in sostituzione di Mass) a Imola, cui seguirà un 1981 completo in F2 (un paio di podi e un successo sfiorato a Hockenheim) e il ritorno in pianta stabile in F1, dal 1982 al 1985.

L’incidente di Gilles Villeneuve lo segnò profondamente, tanto che poi disse: “Ho perso ogni energia e sono rientrato ai box dell’ATS (…) Quando ho visto Gilles per l’ultima volta, ormai era morto. Non poteva più compiere le sue magie in pista. Dopo Zolder avevo capito che in questo mestiere serviva fortuna, sola e semplice fortuna”.

Nel 1984 la grande occasione con la Brabham, ma alla fine uno scialbo decimo posto rovinò tutto. Ma la sorte purtroppo fu davvero beffarda con lui. In una gara di prototipi nel 1985, l’11 agosto, partecipò alla 1000 km di Mosport. Un brutto incidente lo ferì gravemente e morì il 12 agosto all’ospedale di Toronto.

Il record del figlio Markus

In pochi sanno che Markus Winkelhock, figlio di Manfred, corse anche lui in F1. Ma ha preso parte ad un solo GP nella sua carriera: Europa 2007, corso al Nurburgring alla guida di una Spyker. E lì ottenne un curioso record.

Winkelhock sostituì Christijan Albers proprio nell’ultimo circuito in cui il padre gareggiò nel Circus, prima di trovare la morte a Mosport. Si qualificò ultimo, a un secondo e quattro dal compagno di team Adrian Sutil, ma in gara successe l’incredibile. La pioggia stava per cadere e Markus azzardò a montare le rain subito dopo il giro di formazione.

La mossa fu perfetta, perché dopo neanche una tornata la pista è allagata. Tutti entrarono in pit, tranne Winkelhock, che si ritrovò incredibilmente in testa, ma dopo la safety car ripiombò in sedicesima posizione. Ma la rimonta da ventunesimo a primo è un vero primato. Purtroppo fu l’unica e ultima apparizione in F1.

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Markus Winckelhock (Photo by Mark Thompson/Getty Images)
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