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Motomondiale

MotoGP, Suzuki: Joan Mir e Alex Rins chiedono provvedimenti

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Luigi Ciamburro

Alex Rins e Joan Mir da mesi chiedono aggiornamenti importanti alla Suzuki. In Austria potrebbe arrivare una grande novità per la GSX-RR.

Alex Rins (getty images)

In casa Suzuki si lavora a pieno ritmo per garantire a Joan Mir e Alex Rins una GSX-RR più competitiva. Il prossimo passo sarà dotare le moto del nuovo dispositivo holeshot anteriore – posteriore, al fine di comprimere l’ammortizzatore posteriore e beneficiare di una partenza più scattante alla pari dei concorrenti, oltre a poter sfruttare l’abbassamento in percorrenza di curva.

Al momento la GSX-RR ha solo la possibilità di comprimere la forcella anteriore per la partenza, mentre nella parte posteriore il sistema è ancora assente non potendo usufruire di massima trazione in uscita di curva prima di un lungo rettilineo. I due piloti di Hamamatsu da mesi recriminano questo dispositivo che dovrebbe arrivare subito dopo la pausa estiva. “Non è facile quando lo usano tutti e non ce l’abbiamo ancora”, ha detto Alex Rins. “Dipende dal circuito. In Qatar senza questo sistema abbiamo perso tra 0.3 e 0.4 secondi sul rettilineo”.

Suzuki al lavoro in Giappone

Un gap piuttosto consistente rispetto agli avversari, come avvenuto anche al Sachsenring e ad Assen. “Ma al Mugello, ad esempio, la differenza era minore. Dipende dal circuito”. Il nuovo sistema holeshot consentirebbe di recuperare decimi preziosi sul giro, fondamentali viste le distanze molto ristrette che caratterizzano questa stagione MotoGP. Soprattutto nelle qualifiche dove le Suzuki sono ancora in difficoltà e costrette a partire troppo spesso dalle retrovie, oltre che nelle fasi di sorpasso. “Abbiamo chiesto questo dispositivo per un po’ di tempo”, afferma Alex Rins. “Naturalmente Suzuki ci sta lavorando molto. Quando il sistema sarà pronto, ce lo porteranno. Quando ci porteranno qualcosa di nuovo, vogliono essere sicuri che funzioni bene”.

I tecnici sono al lavoro per dotare le GSX-RR dell’abbassatore, ma finora il collaudatore francese Sylvain Guintoli non l’ha ancora provato. Tuttavia, i test vengono effettuati in Giappone con il secondo collaudatore Takuya Tsuda, al fine di portarlo in pista in vista del GP d’Austria, dove affronteranno un layout con lunghi rettilinei dove sarà a dir poco fondamentale.

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Alex Rins (getty images)
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Luigi Ciamburro

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