Rinaldi passa al team ufficiale Aruba Ducati e vuole fare un grande Mondiale Superbike. Redding primo rivale, però spera di giocarsela bene.
Un’ottima annata quella trascorsa da Michael Ruben Rinaldi nel team Go Eleven, con una vittoria e altri due podi conquistati più ulteriori buoni piazzamenti.
È stata una stagione di rilancio per il pilota italiano, che nel 2019 aveva faticato nel team Barni Racing. Il rendimento avuto nell’ultimo Mondiale Superbike gli ha permesso di guadagnarsi un posto nel team ufficiale Aruba Racing Ducati. Una grande opportunità, dovrà dimostrarsi all’altezza delle responsabilità e delle aspettative che ciò comporta.
Rinaldi ha concesso un’intervista a Moto.it e ha spiegato cosa cambia nell’approdare da una squadra indipendente a una ufficiale: «Hai molte più cose da provare, dato che un team privato ha budget limitato e compra gli aggiornamenti solo se ha i soldi. L’hanno scorso sono partito con una moto ed è stata quella al 99% per il resto della stagione. Ora stiamo lavorando per decidere il materiale per tutto l’anno, dobbiamo fare le scelte giuste e questo comporta testare tante cose. Adesso faccio qualcosa che non ero abituato a fare e bisogna essere bravi. Le decisioni prese ora te le porti dietro».
Il pilota Aruba Racing Ducati tornerà in pista a Misano il 15-16 marzo per un test importante. Non avendo girato a novembre, a differenza di Kawasaki, la squadra ha ancora dei giorni a disposizione che potrà usare più avanti. Sono dieci in totale da gestire.
Inevitabile chiedergli di Jonathan Rea, sei volte campione del mondo Superbike: «È l’uomo da battere in SBK. Sottovalutarlo è un errore tutti i piloti che ha battuto hanno commesso. Sarà il favorito e con la moto nuova è andato forte. È stato intelligente a chiedere a Kawasaki quello che voleva, comunque in Ducati non siamo stati fermi. Avremo un buon pacchetto. Poi io e Scott dovremo fare la differenza per mettergli i bastoni tra le ruote».
Il rider riminese ammette che il suo compagno di squadra Scott Redding avrà più pressioni nella corsa al titolo mondiale SBK: «Io darò il massimo per stargli davanti, ma dei due nel team quello con più pressione è Scott. Inizialmente sarà il portabandiera. Anche Razgatlioglu sarà lì a giocarsi il titolo, sarà uno dei favoriti».
Infine Rinaldi parla di aspettative e obiettivi per la sua stagione SBK 2021: «Correndo per un team ufficiale posso raggiungere risultati maggiori che nel 2020. Non so se potrò lottare per il Mondiale. Devo migliorare nei circuiti dove fatico e prendo troppo distacco. In alcuni giro come i primi e in altri vado troppo lento. So dove migliorare. Voglio cercare di stare sempre in top 3. La costanza premia, lo ha mostrato Rea anche nell’anno in cui c’era Bautista».
Sta per arrivare la quarta serie della FIAT Panda. Le linee della rappresentazione grafica vi…
La Scuderia Ferrari avrebbe deciso di non lasciarsi sfuggire il progettista più vincente nella storia…
La Ford ha iniziato a puntare da qualche tempo sul sistema di guida autonoma BlueCruise,…
La Toyota è pronta a rinnovare sempre di più il mercato automobilistico e ora elettrico…
In un mercato dell’auto sempre più proiettato all’aumento dei costi, c’è una novità sensazionale. Dalla…
In casa Audi si lavora ad un nuovo progetto, che dovrebbe fare il proprio esordio…