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Motomondiale

MotoGP, Wilco Zeelenberg: “La nuova M1 ha reagito diversamente”

Published by
Luigi Ciamburro

Wilco Zeelenberg entusiasta per le sei vittorie conquistate dal suo team nel 2020. Ma resta l’amarezza per la mancata conquista del Mondiale.

Fabio Quartararo e Wilco Zeelenberg (getty images)

Petronas SRT ha chiuso il 2020 con sentimenti alterni. La gioia per le sei vittorie conquistate da Fabio Quartararo e Franco Morbidelli a pari merito, il secondo posto finale nella classifica piloti e nel campionato per team, il francese miglior poleman della stagione. Ma resta un po’ di amarezza per aver mancato l’assalto al titolo mondiale. “Nello sport si desidera sempre di più e quello era ovviamente il titolo mondiale – ha ammesso Wilco Zeelenberg a Speedweek.com -. È scappato dalle mani. Perché senza Marc, il titolo era chiaramente l’obiettivo di tutti”.

Un titolo sfuggito di mano

La doppia vittoria di Fabio Quartararo nelle prime due gare a Jerez aveva fatto prevedere un Mondiale tutto in discesa per il 21enne di Nizza. Invece qualcosa si è inceppato nella seconda parte del campionato. “Nel 2020 ha dimostrato ancora una volta quanto sia difficile diventare campioni del mondo”, ha aggiunto il tecnico olandese. “Perché ovviamente Joan ha regalato una stagione favolosa, anche lui ha avuto i suoi problemi. Ha anche lottato per vincere una gara. Per molto tempo è sembrato che avremmo avuto un campione del mondo senza una vittoria. Non era così, ma aveva ancora problemi. Non c’è stato un pilota che sia sempre stato coerente ovunque, come Marc Marquez in passato. Nessuno è riuscito a salire sul podio dopo ogni gara e costruire un vantaggio”.

Alla Yamaha è mancata costanza, probabilmente non per demerito dei singoli piloti. Tante le cause che hanno portato alla mancata conquista del titolo MotoGP. Prima fra tutti non essere riusciti a trovare sempre il giusto assetto per la YZR-M1. “Penso che sia stato molto importante scegliere una moto per il 2020 che non fosse così avanzata come la M1 dell’anno scorso. Allora siamo stati in grado di lottare e tenere il passo in ogni gara e siamo sempre rimasti nella “finestra delle prestazioni”, ha concluso Wilco Zeelenberg. “La moto nuova di zecca ha reagito in modo diverso da come ci aspettavamo su alcune piste e in determinate situazioni.

Franco Morbidelli (getty images)
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Luigi Ciamburro

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