Suzuki al settimo cielo: prima vittoria e testa del Mondiale MotoGP

Alex Rins vince il suo primo GP dell’anno ad Aragon. Joan Mir, grazie al terzo posto, riporta la Suzuki in testa al Mondiale vent’anni dopo

Alex Rins e Joan Mir, i piloti della Suzuki, sul podio del Gran Premio di Aragon di MotoGP 2020 (Foto JOSE JORDAN/AFP via Getty Images)
Alex Rins e Joan Mir, i piloti della Suzuki, sul podio del Gran Premio di Aragon di MotoGP 2020 (Foto JOSE JORDAN/AFP via Getty Images)

Non poteva andare meglio il Gran Premio di Aragon per la Suzuki, e per i suoi due piloti (e padroni di casa) Alex Rins e Joan Mir. Il primo ha tagliato il traguardo da vincitore, il secondo è il nuovo leader del Mondiale. Per Rins si tratta del primo successo stagionale (diventando così l’ottavo diverso vincitore in dieci gare di questo 2020 da record), il terzo in carriera in MotoGP (non saliva sul gradino più alto del podio da Silverstone 2019).

L’iberico è spuntato alla distanza, dopo un inizio di gara segnato dalla superiorità della Yamaha di Vinales. “In partenza ero particolarmente calmo e mi chiedevo se fosse un brutto segnale”, racconta. “Poi però sono partito bene, i primi giri sono stati molto positivi. Quando ero dietro a Maverick pensavo di avere qualcosa in più, quindi mi sono detto di provarci ma con calma, altrimenti avrei rischiato di danneggiare troppo la gomma posteriore. Ho cercato di gestire anche il gas”. La sua strategia si è rivelata vincente e la soddisfazione è tanta: “Questa prima posizione è fantastica. La dedico a tutti i tifosi e ringrazio il mio team, la mia ragazza e la mia famiglia. Questa è per voi ragazzi”.

Mir riporta la Suzuki al comando del Mondiale

Dall’altro lato del box c’è invece un giovane che, pur senza vittorie, si è portato al comando della classifica generale. Approfittando della crisi di gomme di Quartararo (ora staccato di sei punti), a Mir è bastato il terzo posto per riportare la Suzuki in testa al Motomondiale per la prima volta dal 2000, quando Kenny Roberts Jr vinse il titolo iridato.

“Essere in testa al Mondiale è veramente fantastico, ma io la prendo gara dopo gara, cercando di essere il più costante possibile”, cerca di smorzare gli entusiasmi Joan. Anche perché dalla prova di questa domenica si aspettava di più: “Non sono tanto contento della gara di oggi”, ammette. “Ho faticato tantissimo negli ultimi giri, abbiamo avuto qualche problema sull’avantreno della moto nel finale e non sono riuscito a dare quel qualcosa in più in termini di passo come invece riuscivo a fare nei passaggi precedenti. Sono deluso di questo, tuttavia sono contento del podio”. E del primo posto in classifica, ovviamente.

Alex Rins e Joan Mir, i piloti della Suzuki, si abbracciano dopo il Gran Premio di Aragon di MotoGP 2020 (Foto JOSE JORDAN/AFP via Getty Images)
Alex Rins e Joan Mir, i piloti della Suzuki, si abbracciano dopo il Gran Premio di Aragon di MotoGP 2020 (Foto JOSE JORDAN/AFP via Getty Images)
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