Valentino Rossi, svelato il retroscena: come sarebbe avvenuto il contagio

Valentino Rossi si sarebbe infettato con il coronavirus da un amico che ha incontrato durante una festa o una cena

Valentino Rossi (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)
Valentino Rossi (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Se Valentino Rossi si è contagiato con il coronavirus, la colpa sarebbe di una festa o di una cena. Stando alle ricostruzioni pubblicate in questi giorni sui giornali italiani, infatti, con ogni probabilità il Dottore avrebbe contratto il Covid-19 da un amico incontrato durante una serata.

C’è chi ipotizza che l’infezione sia avvenuta durante la festa per il ventisettesimo compleanno della sua fidanzata Francesca Sofia Novello, avvenuta martedì scorso. Ma c’è anche chi retrodata questo momento al weekend precedente, a margine del Gran Premio di Francia. Proprio a Le Mans, infatti, il nove volte campione del mondo avrebbe partecipato a due cene, una al venerdì e una alla domenica sera.

Un amico ha infettato Valentino Rossi?

E proprio una delle persone che hanno preso parte a quest’ultima non si sarebbe sentito bene, stando a quanto ha raccontato Alberto Tebaldi, storico amico di Vale e amministratore delegato della sua VR46. Quel malessere era stato inizialmente derubricato a semplice raffreddore, ma già il giorno dopo, lunedì, il commensale era risultato positivo al tampone.

Perché anche Valentino Rossi manifestasse l’infezione ci è voluto invece qualche altro giorno. Al martedì il suo tampone imposto dal Motomondiale prima di partire per ogni weekend di gara aveva dato esito negativo. Solo un successivo esame svolto privatamente al giovedì dal fenomeno di Tavullia, che nel frattempo aveva avvertito febbre e dolori alla gola e alle ossa, ha confermato il suo contagio da coronavirus.

Il rischio di partecipare a feste e cene

Tra le persone a lui più vicine, al momento, solo l’inseparabile braccio destro Alessio Uccio Salucci è risultato anche lui positivo. I suoi allievi e colleghi Pecco Bagnaia e Franco Morbidelli, tornati sullo stesso volo del numero 46 da Le Mans, ma senza poi incontrarsi nuovamente con lui, sarebbero invece entrambi a posto.

Certo è che per avere la certezza di rimanere al riparo dal virus, ai piloti si imporrebbe una scelta di pressoché totale eremitaggio: limitarsi, cioè, alla presenza nel paddock durante le gare, ma evitando il più possibile gli eventi mondani. Lo ha sottolineato Pol Espargarò: “Chi vuole correre non può andare a compleanni o feste private”, ha affermato. “Io a casa non frequento amici, né vado al ristorante: rimango solo con mia moglie e mia figlia”. Forse anche Valentino Rossi avrebbe fatto meglio a seguire lo stesso esempio.

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Valentino Rossi (Foto JEAN-FRANCOIS MONIER/AFP via Getty Images)
Valentino Rossi (Foto JEAN-FRANCOIS MONIER/AFP via Getty Images)
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