Ricciardo loda l’onestà di Vettel. E se fosse la ragione del flop del tedesco?

Compagno di squadra di Vettel in Red Bull Ricciardo ha elogiato l’onestà del tedesco. E se fosse questa sua caratteristica ad averlo penalizzato?

Sebastian Vettel (©Getty Images)

Chi lo ha conosciuto nelle formule minori lo ricorda come un pilota col pelo sullo stomaco desideroso soltanto di mettere le sue ruote davanti a quelle dell’avversario. Nel suo salto in F1 Sebastian Vettel non è cambiato di molto, tutt’altro. Ha conservato un approccio che spesso lo ha portato a manifestare apertamente le proprie emozioni o l’eventuale dissenso, nonché ad entrare in collisione con i vicini di box, su tutti Mark Webber, malcapitato team-mate all’epoca del suo splendore in Red Bull, Ricciardo, sul finire del suo percorso energetico, e più di recente a Maranello con il galletto rampante Charles Leclerc. L’unico che si è salvato dai suoi nervi, poco germanici e molto latini, è stato Kimi Raikkonen il quale, domo e ormai il là con gli anni, non si è mai più di tanto sforzato di mettergli i bastoni tra le ruote.

In occasione di una live chat su Instagram organizzata dal sito ufficiale della F1 lo stesso Daniel ha evidenziato proprio questa caratteristica del 4 volte iridato. Il suo essere sempre e comunque onesto, incapace di indossare una maschera e di fare buon viso a cattivo gioco.

“Fa le cose un po’ alla vecchia maniera e non si lascia influenzare troppo. Ha le sue metodologie e segue quelle. E’ un ragazzo assolutamente genuino”, le parole dell’australiano della Renault.

Di certo anche nelle stagioni trascorse in Ferrari Seb si è sempre comportato da libro aperto. Ma siccome in qualsiasi mondo, ma specialmente in quello sportivo, chi non teme di dire pane pane vino al vino fa una brutta fine, non possiamo escludere che lo strappo repentino con il Cavallino sia stato dovuto esattamente alla sua incapacità di lavare i panni in casa, di svolgere il compito di uomo squadra in religioso silenzio senza controbattere e far valere le proprie ragioni.

Mattia Binotto e Sebastian Vettel (Getty Images)
Mattia Binotto e Sebastian Vettel (Getty Images)

Chiara Rainis

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