John Elkann ha ben pensato di attaccare i piloti della Ferrari dopo il doppio ritiro di Interlagos, parlando di un ottimo lavoro degli ingegneri e di una monoposto migliorata. Con una mentalità simile, Maranello non vincerà più in futuro.
A seguito del doppio ritiro incassato dalla Ferrari nel corso del nefasto Gran Premio del Brasile, il presidente del Cavallino, John Elkann, ha tuonato contro i piloti, affermando che “dovrebbero parlare meno e pensare a guidare di più“, una frase durissima, e che non sta né in cielo né in terra. Per contro, il nipote di Gianni Agnelli ha parlato di una SF-25 migliorata e di un ottimo lavoro degli ingegneri, probabilmente non avendo idea di cosa significhi essere competitivi in F1. 
Sotto la guida di un presidente che si lascia andare a dichiarazioni di questo stampo, con quali speranze la Ferrari può approcciare alla stagione 2026? Sulla carta, si potrebbe già scommettere su un disastro totale, e solamente la dea bendata potrebbe evitare al Cavallino l’ennesimo fallimento. Sì, perché pensare che un reparto tecnico che non è riuscito a creare una monoposto competitiva nel 2025, pur partendo da una buona base, possa realizzare un’auto all’altezza con i nuovi regolamenti è pura fantasia. Un colpo di fortuna potrebbe derivare dall’indovinare una soluzione tecnica al limite del regolamento, ma, onestamente, appare difficile pensare che ciò possa accadere.
Ferrari, la SF-25 ennesimo fallimento di una gestione insensata
John Elkann parla di una Ferrari migliorata, una SF-25 che incassa in media mezzo minuto di distacco dall’auto che vince una gara, e che deve costantemente girare ad altezze da terra più alte rispetto ai rivali, poiché c’è sempre il rischio che venga squalifica. Il 2025 è una stagione umiliante, che disonora la storia del Cavallino, e che non ha posto in alcun modo delle solide basi in vista della rivoluzione tecnica. La sensazione è che l’ambiente interno alla Scuderia modenese sia spaccato, ed Elkann non ha fatto altro che dividerlo ulteriormente con le sue dichiarazioni.

Poche ore prima del proprio sproloquio nei confronti di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, Elkann era in Bahrain a prendersi gli applausi ed a festeggiare il titolo mondiale vinto dalle 499P nel FIA WEC, un risultato nel quale non ha nessun merito, dato che la gestione è affidata al grande Antonello Coletta, ad Amato Ferrari ed alla sua AF Corse. Ancora una volta, il presidente della Ferrari ha perso un’occasione per tacere, mettendo a nudo tutta la sua scarsa conoscenza in campo motorsportivo, di cui, in fondo, abbiamo sempre sospettato.





