Pecco Bagnaia ha vinto la Sprint Race di Sepang dopo aver ottenuto la pole position, per poi ritirarsi in gara. In Malesia si è visto finalmente qualcosa di positivo, e Luigi Dall’Igna ha detto la sua sull’ultima prestazione.
Sono rimasti solo due appuntamenti al termine della stagione di MotoGP, in quello che è stato un 2025 senza storia sul fronte delle lotte mondiali. Marc Marquez si è laureato campione per la nona volta oltre un mese, in quel di Motegi, dove la Ducati factory ha messo a referto l’unica doppietta stagionale, in una gara dominata da Pecco Bagnaia. Tra Portimao e Valencia non ci sarà molto da assegnare, ma sarà interessante vedere come si risolverà la lotta per il terzo posto nel mondiale piloti. 
Dopo Sepang, dove Bagnaia si è ritirato in gara mentre era terzo per la foratura della gomma posteriore, il vantaggio di Marco Bezzecchi sul connazionale è di soli 5 punti, ma attenzione anche a Pedro Acosta, che insegue a sole 26 lunghezze dal pilota di casa Ducati. La sfida sarà molto serrata, e sarà interessante capire se Pecco si confermerà su buoni livelli anche in Portogallo, o se tornerà a faticare come avvenuto prima di Sepang. La Desmosedici GP25 gli è stata quasi sempre indigesta, e nessuno ha chiara la situazione ad oggi.
Bagnaia, Dall’Igna ammette di non averci capito nulla
In un’intervista rilasciata agli spagnoli di “AS“, il gran capo della divisione sportiva della Ducati, Luigi Dall’Igna, ha ammesso di non aver capito molto di quanto stia accadendo a Pecco Bagnaia, che in Malesia è tornato ad essere competitivo, nonostante la sfortuna che lo ha colpito nel finale con la foratura: “Cosa posso dire, non ci capisco niente di questo mistero che è diventato il binomio composto da Pecco e dalla Ducati, ma mi piace e mi diverte molto“.

Il contratto di Bagnaia con la Ducati andrà in scadenza alla fine del prossimo anno, quando saremo alla viglia di una totale rivoluzione tecnica. L’aerodinamica avrà un’influenza minore ed i motori vedranno la loro cilindrata diminuire da 1.000 ad 850 cc. A Dall’Igna è stato chiesto se si punterà ancora su Bagnaia o se verranno prese in considerazioni della alternative, come Alex Marquez o Pedro Acosta. L’ingegnere veneto ha preferito non esprimersi con precisione: “Dal mio punto di visa, credo sia ancora troppo presto per parlare di queste cose. Dobbiamo prima pensare a finire il 2025 e poi fare bene il 2026. Poi penseremo al futuro“.





