Capirossi a sorpresa parla senza filtri della Ducati: il segreto dietro la moto più “bestiale” di sempre

Loris Capirossi è stato il primo vincitore in MotoGP in sella alla Ducati, una moto che, all’epoca, era davvero difficile da domare. L’ex MotoGP ha raccontato quei tempi in recente intervento.

L’Italia ha una tradizione vincente nel mondo delle due ruote, con alcuni piloti che hanno scritto la storia di questo sport. I più noti sono ovviamente Valentino Rossi e Giacomo Agostini, due vincenti con la V maiuscola, ma non sono mancati altri talenti non da poco. Tra di essi citiamo anche Loris Capirossi, tre volte campione del mondo del Motomondiale, nel biennio 1990-1991 con la Honda in 125 e nel 1999, sempre con la casa dell’Ala Dorata, in 250, prima di sbarcare in top class.

Capirossi disastro del passato
Capirossi in azione (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Capirossi ebbe alcune occasioni con la Honda tra 500 e MotoGP, ma fu poi l’uomo sul quale decise di puntare la Ducati sin dal 2003, il momento del debutto della casa di Borgo Panigale in classe regina. A Barcellona, quell’anno, Loris regalò alla Ducati il primo, storico successo, dopo che la Desmosedici ebbe non poche difficoltà nella fase di sviluppo. Altre due vittorie arrivarono nel 2005, mentre nel 2006 furono tre le affermazioni, in un anno in cui chiuse terzo in campionato, e solamente per diversi colpi di sfortuna non riuscì a mettere le mani sul titolo mondiale.

Ducati, Capirossi descrive la prima Rossa come un boiler

Loris Capirossi ha guidato la Ducati dal 2003 al 2007, anno del titolo vinto in rosso dal compagno di squadra Casey Stoner, ed ha seguito con attenzione tutto il progetto di sviluppo della Desmosedici, che all’epoca non era di certo il missile che oggi cannibalizza la MotoGP. In un’intervista concessa ad Andrea Migno, nel corso del suo podcast ormai noto come “Big Babol“, il nativo di Castel San Pietro Terme ha raccontato le grandi difficoltà vissute in sella alla Desmosedici all’inizio del suo percorso, tale da risultare, seppur divertente, anche una moto pericolosa sotto alcuni punti di vista.

Loris Capirossi la Ducati era un boiler
Loris Capirossi in azione (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Ecco il racconto di Capirossi: “Beh, che dire. La Ducati era un boiler, mi feci anche un’ustione di terzo grado nella coscia, perché perdeva dell’olio come se fosse una vecchia FIAT 500. Tuttavia, era una belva, anche se ho cambiato ben cinque telai, ma non perché li rompevo, solo perché la moto non riusciva ad andare dritta. Era un Raw, come direbbero in inglese, era davvero bella cruda, ma mi sono molto divertito quell’anno. Quando volevo fare un traverso, la moto faceva un traverso, era talmente lunga ed aveva anche una strana potenza“.

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