Max Verstappen e la Red Bull non sono riusciti a ripetere quanto mostrato tra Monza ed Austin in quel di Città del Messico. La RB21 non ha retto il confronto nell’ultimo week-end.
In quel di Città del Messico, Max Verstappen e la Red Bull si sono dovuti accontentare del terzo posto, recuperando 4 punti sul leader del mondiale, ma perdendone 10 su Lando Norris, che ora comanda con un punto di vantaggio su Oscar Piastri. Super Max, dunque, paga 36 lunghezze dal britannico di casa McLaren, che in Messico non ha avuto rivali, siglando la pole position e conducendo per 71 giri, dall’inizio alla fine. 
La MCL39 ha trovato le condizioni perfette con asfalto caldo ed aria rarefatta, che ha costretto i competitor ad aprire molto di più le branchie sul cofano, mentre il team di Woking ha bisogno di meno aria per raffreddare le parti meccaniche, perdendo meno carico aerodinamico. La Red Bull è apparsa in difficoltà e Verstappen ha detto più volte di avere l’impressione di guidare sul ghiaccio, come se l’equilibrio trovato nel corso delle ultime gare fosse andato a farsi benedire. La RB21 non è arrivata pronta al week-end messicano, e questo ritardo ha pesato molto su qualifiche e gara.
Red Bull, la qualifica sacrificata è costata carissimo
Nonostante il miglior tempo messo a referto nelle prove libere del venerdì, Max Verstappen e la Red Bull avevano evidenziato un passo gara non all’altezza della McLaren, ma neanche della Ferrari, con l’olandese chi si è lamentato di scivolare molto sulle gomme, soprattutto nell’ultima parte della pista. Le ultime libere hanno così visto il campione del mondo concentrarsi sul passo gara, ponendo leggermente in secondo piano il giro secco.

In qualifica, proprio per questo, Verstappen non è riuscito a preparare al meglio le gomme Pirelli, ritrovandosi solo quinto in griglia di partenza, senza mai riuscire a sfidare le Ferrari, così come Lando Norris, per le prime file. In una F1 combattuta e con distacchi contenuti come quella odierna, partire dalla quinta posizione rende molto difficile il discorso rimonta, ed è così che la gara di Super Max, anche per via delle schermaglie dei primi giri, è stata molto più complicata rispetto alle precedenti uscite.
Nel giro di preparazione al tentativo finale in Q3, Verstappen non è riuscito ad innescare la giusta temperatura delle gomme, pagandolo poi nel momento in cui è andato a spingere, non trovando sufficiente grip. In gara si è puntato sulla gomma Media per allungare il primo stint, e la tattica della Red Bull ha pagato. Il passo mostrato poi dall’olandese sulle Soft si è dimostrato eccezionale, tale da permettergli di raggiungere Charles Leclerc. La Virtual Safety Car finale gli ha impedito di sferrare un attacco, perdendo 3 punti che, con una preparazione migliore del week-end, sarebbero stati ampiamente alla portata del rampante olandese.





