L’industria delle quattro ruote è in costante evoluzione. Gli ingegneri si stanno scervellando per trovare delle soluzioni tecniche rivoluzionarie.
Innovazione, rivoluzione, ricerca, impegno è quanto si chiede alle Case costruttrici dalla Commissione europea per il green deal. Il conto alla rovescia è già partito, ed il settore dell’automotive è in fermento con proposte eco-sostenibili dove l’imperativo è il rispetto dell’ambiente. L’espansione del mercato asiatico in Europa ha visto e vede i Gruppi storici in affanno nella produzione e nel riuscire a mantenere bassi i costi e quindi i listini delle auto elettriche. 
La transizione zoppica alle nostre latitudini tra incertezze e crisi del settore e nel cuore d’Europa, in Germania come in Italia, si pensano soluzioni alternative all’auto a pile in nome di una invocata neutralità. Proposte a prova di normative vengono da Magneti Marelli che ha cambiato nome nel 2019, quando è divenuta semplicemente Marelli Holding, a seguito dell’acquisizione da parte di CK Holding, un major giapponese che opera nell’industria delle quattro ruote. Marelli forte del suo know-how cambia pelle, ma non cuore e investe sull’idrogeno svelando il suo primo sistema in assoluto di alimentazione per i motori ad idrogeno. Esso è costituito da iniettori specifici con un design brevettato, oltre ad una centralina di controllo per il motore.
Nuovo futuro per il comparto italiano
Il mondo dell’automotive sta cambiando in ogni angolo di mondo. Novità si affacciano per stabilire dei paradigmi differenti. Entrano in campo competenze e ricerca per dare una risposta pratica e soluzioni per motori termici ad idrogeno. Da Marelli si apprende che l’idrogeno è un gas leggero e reattivo, ed è per questo che occorre una iniezione di carburante molto precisa nella camera di combustione. Anche la Toyota sta portando avanti il suo progetto, da diversi anni, con l’ammiraglia Mirai.

Sono stati i prodotti degli iniettori ad alta pressione, grandi ugualmente a quelli dei carburanti tradizionali. Gli iniettori in questione sono dotati anche di una doppia attuazione, ed anche di un riduttore di pressione. Un sistema che è ancora in fase di sviluppo, che presto troverà luce offrendo attraverso l’idrogeno una valida alternativa alle auto alimentate con batterie elettriche.





