Marc ha avuto il coraggio di stracciare un contratto faraonico con la Honda per iniziare una nuova avventura orchestrata dal Team Gresini Racing.
La scelta è stata corretta perché dopo un periodo di apprendistato nel Team Gresini Racing ha avuto la chance di salire in sella alla moto più ambita. Sulla Rossa ha fatto la differenza sin dal primo GP, dando la paga agli avversari.
Marc Marquez è stato anche fortemente desiderato e voluto da Luigi Dall’Igna, progettista della GP25. Il direttore tecnico è il Deus ex Machina di un progetto che risulta vincente dal 2020. La Casa di Borgo Panigale ha cominciato a inanellare successi con Dovizioso, Petrucci per poi continuare la striscia positiva in classifica costruttori con Bagnaia e Miller.
La scelta di Marc Marquez rispetto a Jorge Martin si è rivelata giustissima. Il centauro di Cervera pur essendo più anziano ha portato una esperienza e una continuità straordinaria. Marc si è messo con estrema utilità a disposizione dei tecnici della squadra corse ufficiale, riuscendo a sviluppare nella giusta direzione la Desmosedici GP25.
A differenza di Pecco Bagnaia il campione del mondo in carica ha trovato il giusto feeling, riuscendo a vincere 11 GP e 14 SR. Nessuna ha ottenuto più punti di lui nella storia della MotoGP da quando hanno inserito in calendario le Sprint Race e mancano ancora molti GP alla conclusione della stagione. Marc è diventato, per ovvi, motivi il pupillo anche di Luigi Dall’Igna.
La confessione di Luigi Dall’Igna
Il tecnico nel corso di una intervista rilasciata a Sky Sport dopo il trionfo in Giappone ha dichiarato: “Sono giorni speciali, di quelli che si ricordano a lungo. Provo tante emozioni. Non siamo stati noi a scegliere Marquez, ma il team Gresini, e hanno fatto un grande lavoro insieme. In quella stagione è maturata la decisione di portarlo nella squadra ufficiale e credo che abbiamo preso la decisione giusta, dandogli tutto il possibile perché potesse esprimersi al meglio”.
Una annata top, in cui si sono aggiudicati sia il titolo costruttori che quello piloti. “Da un lato è stata una stagione abbastanza semplice, ma dall’altro è stata più complicata. Tuttavia, sembra che ora siamo riusciti a rimettere tutto a posto, il che ci dà grandi speranze per la prossima stagione. Senza dubbio, abbiamo iniziato bene l’annata su tutti i fronti, sia con le moto interne che con quelle dei team satellite. È stata una stagione che è andata nella giusta direzione fin dall’inizio. Ma dobbiamo finirla, e questo non è mai facile”.