Mercato automobilistico italiano: flessibilità, ibrido ed elettrico spingono il noleggio a lungo termine

Il mercato automobilistico sta affrontando una fase di notevole incertezza. Secondo i dati UNRAE e MIT pubblicati a settembre 2025, nei primi otto mesi di quest’anno è stato registrato un calo di 40.000 immatricolazioni rispetto all’anno precedente, con una flessione che si attesta intorno al -3,7%.

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In questo scenario, la formula del noleggio a lungo termine emerge come unico fattore che presenta dati in costante crescita. Si tratta, in particolare, di un’espansione dettata anche dalla progressiva transizione verso i veicoli ibridi ricaricabili (PHEV) ed elettrici puri (BEV) che, a fronte di un prezzo di acquisto tendenzialmente alto, sono invece tra le ragioni del maggior successo del noleggio sull’acquisto tradizionale.

Il noleggio a lungo termine, in breve

Il noleggio a lungo termine è una forma di locazione che si formalizza tramite un contratto tra una società di noleggio e un’altra parte, come un’azienda, un privato o un ente pubblico. La durata del contratto varia solitamente da uno a cinque anni. Durante tale periodo, il locatario ha il pieno utilizzo del veicolo, mentre la proprietà rimane in capo alla società di noleggio.

A fronte dell’utilizzo del mezzo, il cliente corrisponde un canone mensile fisso che comprende un’ampia gamma di servizi: la polizza assicurativa obbligatoria (RCA) con eventuali coperture accessorie, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la gestione dei sinistri e il soccorso stradale attivo 24 ore su 24.

I numeri di un settore in espansione

I dati confermano che l’espansione del settore del noleggio a lungo termine è una tendenza pluriennale. Secondo il report UNRAE, infatti, già nel 2024 i contratti di NLT hanno segnato un incremento del 33,6% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale di 949.162 contratti.

Nel primo semestre del 2025, i dati definitivi indicano un ulteriore aumento del 6,6% per i contratti di autovetture e fuoristrada rispetto allo stesso periodo del 2024, per un totale di 542.353 unità immatricolate. Come sempre, la tipologia di utente che si affida di più ai servizi di noleggio a lungo termine rimane quella delle aziende, che rappresentano l’86,1% dei contratti. I privati però continuano a crescere, arrivando a occupare una quota totale del 13,9% delle stipule.

Analizzando le tipologie di alimentazione, emerge una netta preferenza delle aziende per i veicoli diesel, mentre i privati si orientano con maggiore frequenza verso le auto a motorizzazione ibrida.

Perché il noleggio a lungo termine sta crescendo?

Sono diverse le ragioni che spiegano il successo crescente del noleggio a lungo termine, sia tra le aziende che tra i privati. La formula risiede nella sua intrinseca flessibilità, che consente di scegliere il veicolo più adatto alle proprie esigenze senza acquisirne la proprietà. La possibilità di testare anche veicoli di ultima generazione come i modelli completamente elettrici o ibridi, con il loro costo d’acquisto tendenzialmente elevato, è poi una delle spinte principali che porta moltissimi utenti a scegliere di passare al noleggio.

Un ulteriore fattore di attrattiva risiede nell’assenza del problema della svalutazione del veicolo, dato che la proprietà non ricade sul locatario. Inoltre, le spese di manutenzione, ordinaria e straordinaria, sono interamente a carico della società di noleggio, evitando costi imprevisti.

Un aspetto cruciale è anche la significativa semplificazione della gestione dell’auto, dato che il noleggio riduce gli oneri burocratici e amministrativi legati alla proprietà, come la gestione delle scadenze e delle polizze assicurative.

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