Il gruppo Stellantis è l’unico produttore di auto in Italia, e per oltre 3.000 lavoratori sta per decidersi il destino in ambito lavorativo. Ora è in programma un incontro che sarà a dir poco decisivo.
La produzione di auto in Italia, di cui è responsabile il gruppo Stellantis, potrebbe chiudere il 2025 con il dato peggiore dagli anni Cinquanta a questa parte. Il rischio è che non si arrivi ad un totale di 400.000 veicoli assemblati tra auto e mezzi commerciali, numeri che non possono far ben sperare i lavoratori. Infatti, gli esuberi ed i pensionamenti anticipati proseguono a raffica, e la situazione è sempre più preoccupante.
Secondo le ultime notizie, è lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco a far tremare i propri dipendenti. Parliamo del sito di produzione che si trova in Campania, nella provincia di Napoli, dove viene prodotta la FIAT Panda, così come l’Alfa Romeo Tonale, e dove in futuro arriverà la Nuova Pandina ed anche altre auto di piccole dimensioni che si baseranno sulla piattaforma STLA Small. Andiamo a scoprire qual è la situazione e le speranze dei lavoratori.
Stellantis, un incontro deciderà il futuro di 3.570 persone
Al momento, sono ben 3.570 i lavoratori Stellantis di Pomigliano d’Arco a rischio, e secondo quanto reso noto dai sindacati, il personale subisce ancora oggi le conseguenze delle riduzioni salariali degli ultimi tempi, frutto del continuo ricorso alla cassa integrazione. Le segreterie regionali di Fim Campania e Napoli hanno sollevato la questione a seguito dell’incontro in Regione con l’assessore all’industria, durante il quale si è parlato dello stato di salute dell’impianto di Pomigliano d’Arco, ma anche di quelle che potrebbero essere le prospettive future.

I rappresentanti dei lavoratori hanno richiesto un piano strategico per rendere lo stabilimento più centrale per i futuri investimenti, ma anche interventi che mirano a sostenere i redditi dei lavoratori. Sarà fondamentale, in chiave futura, l’incontro con il CEO di Stellantis Antonio Filosa, così da tentare di anticipare i tempi del piano industriale.
La Nuova Pandina è in programma per il 2028, ma l’obiettivo è quello di produrre in anticipo rispetto a quanto stabilito i modelli immaginati per il futuro. Nel caso in cui ciò avvenisse, si darebbero maggiori possibilità di impiego per i dipendenti che sperano di uscire da una situazione difficile che dura ormai da troppo tempo. Tutto sarà deciso nel corso delle prossime settimane da parte del gruppo.