In casa Ferrari è in corso l’ennesima ristrutturazione del reparto tecnico, e due figure importanti del Cavallino hanno scelto di seguire un nuovo progetto. Ecco dove li vedremo e cosa accadrà nel reparto corse.
Il Gran Premio d’Italia è andato in archivio nel segno di Max Verstappen, l’uomo che è stato in grado di porre fine alla striscia vincente della McLaren, dominando l’appuntamento di Monza. La Ferrari ha preso l’ennesima sberla, con Charles Leclerc solo quarto, staccato di oltre 25 secondi dal quattro volte campione del mondo. Lewis Hamilton, che ormai si limita a fare il compitino, è giunto sesto ad oltre mezzo minuto, come se fosse uno qualunque.
La Ferrari degli ultimi anni, come disse qualche tempo fa l’ingegner Luigi Mazzola, ex capo della gloriosa squadra test del Cavallino, “si è sauberizzata“. Ci si accontenta di risultati mediocri, si fanno livree celebrative e si festeggia una vittoria o una pole position come se fosse stato conquistato un titolo mondiale. Con una squadra in queste condizioni, guardare con fiducia alla rivoluzione tecnica del 2026 è quantomeno utopistico, soprattutto alla luce delle ultime indiscrezioni relative a ciò che sta accadendo a Maranello. Dal reparto corse è fuga completa, ed il team perde pezzi.
Ferrari, Zimmermann e Schmidt vanno in Audi
In casa Ferrari è rivoluzione nel reparto power unit, quello capeggiato da Enrico Gualtieri. Sono infatti arrivati molti tecnici dall’Alpine (che produce il peggior motore in F1 in quanto a potenza ed affidabilità), per cui, è difficile dire quanto la mossa di ingaggiarne il personale possa essere considerata vincente. Un paio di tecnici sarebbero arrivati anche dalla Mercedes, ma ora è tempo di rendere note altre notizie non certo positive. Wolf Zimmermann ed il suo vice Lars Schmidt lasceranno il Cavallino per andare in Audi. Zimmermann è il responsabile del motore 066 che è attualmente,enmte in pista, ed Head of ICE research and development, mentre Schmidt ricopre il ruolo di Tecnica head of performance development ICE.

Gualtieri avrebbe ricevuto diverse offerte, ma da parte sua non c’è la minima volontà di lasciare Maranello. Wolf arrivò in Ferrari nel 2014, chiamato da Mattia Binotto per rinforzare un reparto tecnico che nel primo anno dell’era power unit aveva deluso le aspettative. Wolf ha ora raggiunto Binotto all’Audi, così come fatto da Schmidt, con l’obiettivo di progettare un’unità propulsiva di primo livello in chiave 2026. Al momento, non è chiaro con quali figure verranno sostituiti i due partenti, ma a pochi mesi dall’inizio del mondiale, non è la notizia migliore che potesse arrivare dai cancelli del reparto corse.