La Ferrari esce con le ossa rotta da Monza, con Charles Leclerc quarto e Lewis Hamilton sesto, entrambi lontani anni luce dai primi tre. La SF-25 è un fallimento totale, ed il mancato arrivo sul podio non promette nulla di buono.
Le poche speranze Ferrari della vigilia si erano infrante già in qualifica, per poi naufragare del tutto dopo pochi giri di gara. Charles Leclerc ha chiuso quarto ad oltre 25 secondi da Max Verstappen, al volante di una Red Bull che veniva da un periodo nero. Nessuno poteva prevedere un gap di quasi mezzo minuto dalla RB21, un’altra umiliazione in una stagione avara di soddisfazioni, e che deve far riflettere su quel poco che resta della gloriosa Scuderia modenese.
Lewis Hamilton ha fatto il suo chiudendo sesto dopo essere partito decimo, ma ai piloti c’era ben poco da poter chiedere. La SF-25 è un buco nell’acqua e l’assetto troppo scarico ha reso la vita impossibile a Leclerc nei primi giri, costringendolo a lottare con la monoposto a Lesmo ed all’Ascari, ed impedendogli di tenere dietro la ben più stabile McLaren di Oscar Piastri. La Ferrari ha chiuso giù dal podio a Monza, un qualcosa di non troppo usuale, visto che la Rossa andava storicamente forte sul tracciato brianzolo, anche negli anni in cui non era performante.
Ferrari, niente podio a Monza come negli anni più bui
La Ferrari lascia Monza leccandosi le ferite, non essendo riuscita ad omaggiare un pubblico fantastico che ha regalato al Tempio della Velocità il tutto esaurito nella giornata di domenica. Le Rosse avevano chiuso giù dal podio a Monza, dal 2009 in avanti, solamente nel 2014, nel 2020 e nel 2021, tutte annate nere poi chiuse senza vittorie. Arrivati a questo punto, appare chiaro che la casa di Maranello non abbia più alcuna speranza di poter competere per un successo di tappa.

Charles Leclerc ci ha provato nel corso dei primi giri, provando a sfidare Oscar Piastri, ma l’assetto troppo scarico lo ha portato a commettere un errore all’Ascari, esponendo il fianco all’attacco del leader iridato. Lewis Hamilton è giunto sesto, come uno qualunque, arresosi a girovagare per gli autodromi di tutto il mondo, nella speranza che possa accadere qualcosa a suo favore. La Ferrari è ormai una comparsa, che vive di rendita sulla sua gloriosa storia, ma senza più onorarla, se non nelle inutili livree che vengono portate ormai ogni anno a Monza. E gli altri vincono gare e titoli mondiali.