La Ferrari ha svelato una livrea speciale per il Gran Premio d’Italia, ma non sarà quella la principale novità del week-end. Sul fronte tecnico c’è infatti una soluzione estrema per provare a dar fastidio alla McLaren.
Per omaggiare il mezzo secolo dal primo titolo mondiale vinto da Niki Lauda con la Ferrari datato 1975, la Scuderia modenese ha presentato una splendida livrea celebrativa, che sfoggerà sulla SF-25 al Gran Premio d’Italia. In quella gara, vinta dall’altra Rossa di Clay Regazzoni, l’austriaco, giunto terzo, si assicurò il primo alloro iridato in carriera, dopo 11 anni di digiuno per la casa di Maranello, che vinse anche il titolo costruttori.
Non sarà certo una livrea, seppur bellissima ed emozionante, in grado di evocare splendidi ricordi, a permettere alla Ferrari sfidare la McLaren, padrona assoluta di questa stagione e vincitrice di 12 gare su 15 disputate. Charles Leclerc e Lewis Hamilton vogliono regalare un’emozione ai fan del Cavallino, e per farlo sarà necessario fare tutto alla perfezione. Il vantaggio tecnico della MCL39 potrebbe lievemente appiattirsi grazie ai lunghi rettilinei del tracciato brianzolo, e Monza sembra essere l’unica occasione per portare a casa una vittoria.
Ferrari, le ali di Monza saranno molto scariche ed estreme
Dopo il doppio ritiro di Zandvoort, la Ferrari arriva a Monza con l’obiettivo di onorare il tutto esaurito atteso sulle tribune. Il vantaggio sulla Mercedes nella lotta per il secondo posto nel mondiale costruttori si è ridotto a sole 12 lunghezze, e per la gara di casa è atteso un risultato a sorpresa. Pare che Maranello ci sia grande fiducia nel poter sfidare la McLaren, che ha nella superiorità in curva, specie nei tratti medio-lenti il suo punto di forza. E sappiamo benissimo che a Monza si utilizzano assetti molto scarichi sotto il profilo aerodinamico.

Nei test Pirelli svolti a Fiorano prima della pausa estiva, la SF-25 aveva un’ala posteriore molto scarico, con flap mobile a corda ridotta. Nello specifico, è stato utilizzato un profilo principale totalmente piatto, utile per simulare i livelli di downforce del 2026, che saranno del 20% più bassi rispetto ad oggi. Quest’ala potrebbe essere l’arma giusta in vista di Monza, e sono stati raccolti molti dati durante quel test, pur essendo stato svolto su un tracciato che nulla ha a che fare con il Tempio della Velocità. La soluzione verrà subito provata sulla Ferrari sin dalle prime prove libere, nella speranza che un assetto indovinato possa fare il resto per sfidare una McLaren sino ad oggi del tutto imprendibile.