F1, svelato finalmente il grande male della Ferrari: ecco perché la Rossa fa così fatica

La Ferrari è ormai a secco di titoli mondiali dal 2008, ed ogni qualvolta in cui guadagna competitività, si perde nel momento in cui è necessario fare l’ultimo passo. Piero, il figlio di Enzo, dice la sua sulla crisi.

Dopo promesse, proclami e feste in piazza precedenti alla prima gara dell’anno, la Ferrari si è scontrata con la dura realtà anche nel 2025, trasformatosi in una lunga Via Crucis di 24 gare, senza un briciolo di soddisfazioni. Il Cavallino è l’unico top team a non aver vinto ancora una gara in questa stagione, a causa di una SF-25 che, sin da subito, si è rivelata un buco nell’acqua, uno dei più grandi abbagli tecnici della storia di Maranello.

Ferrari svelato il grande male
Ferrari con Charles Leclerc in azione a Budapest (LaPresse) – Tuttomotoriweb.it

La monoposto dello scorso anno, che era arrivata quasi al livello della McLaren, è stata inspiegabilmente rifatta da capo, cambiando le sospensioni, rivedendo la quasi totalità dei componenti, condendo il tutto con gravi errori tecnici, che costringono ad evitare di abbassare troppo l’auto per evitare squalifiche, perdendo carico aerodinamico e prestazioni. La Ferrari non è più in grado di costruire auto vincenti, e questo è un dato di fatto. Tutti si chiedono se e quando sarà di nuovo capace di farlo.

Ferrari, per Piero il Budget Cap ha un impatto sulla crisi

Intervistato da “La Gazzetta dello Sport“, Piero Ferrari, vicepresidente del Cavallino e figlio del Drake, ha dato una sua lettura della perenne crisi della Scuderia modenese: “Credo sia una questione di cicli, la F1 è sempre funzionato in questo modo e quando inizi un ciclo negativo, non sai quando toccherai il fondo. Oggi è molto complicato perché con il Budget Cap non puoi investire di più per colmare il gap. Serve concatenare una serie di fattori vincenti per cambiare direzione“.

Charles Leclerc colpa del Budget Cap per Piero Ferrari
Charles Leclerc in azione a Budapest (LaPresse) – Tuttomotoriweb.it

L’analisi del figlio di Enzo è interessante, ma è quantomeno discutibile. Il Budget Cap è stato introdotto nel 2021, quando la Ferrari era già a secco di titoli da 13 anni, il che significa che non può essere l’unica motivazione. Inoltre, il limite alle spese c’è anche per la McLaren, che dal 2023, partendo dal fondo della griglia, ha avviato una rimonta che l’ha portata a dominare. Piero è però convinto che si possa tornare al vertice: “Sono dei cicli e come tali sono destinati a finire ed a ricominciare. Gli uomini hanno ancora un grande spirito, un forte senso di appartenenza. Li vedi indossare le divise a Maranello anche dopo il lavoro, perché far parte di questa azienda è prezioso per chi ci lavora“.

Gestione cookie