Il 7 volte iridato, Lewis Hamilton, ha cambiato strategia, specificando che non ha mai dato ordini ai tecnici in merito alla SF-25.
Lewis Hamilton avrebbe desiderato ottenere risultati importanti con la Scuderia, ma non è stato in grado di trovare la quadra al volante della SF-25. I motivi sono svariati. Prima di tutto c’è la tendenza a ritenere il passaggio da un team all’altro semplice. Cambia tutto, sebbene si tratti di Formula 1. Sono tanti i piloti che hanno avuto bisogno di anni prima di risultare vincenti al volante di nuove monoposto. Lewis ha sofferto l’ambientamento in una realtà come quella italiana, dove c’è tantissima pressione intorno alla Scuderia.
Inoltre, sul piano tecnico era abituato a una metodologia di lavoro differente. In questa annata Charles Leclerc, che ha sempre lottato per salire sul podio, lo ha surclassato. Lewis, oltre alle gare brevi, non ha mai fatto la differenza. Come spiegato dal portale specializzato Formulapassion.it, Hamilton avrebbe stilato una parte dei documenti dopo le corse, dando dei feedback per migliorare la vettura.
L’ammissione di Hamilton
Lewis si trova a quota 109 punti in classifica, mentre Leclerc è a 151. Al di là dei numeri, è visibile in pista una differenza nell’approccio. Leclerc prova sempre a gettare il cuore oltre l’ostacolo, mentre Lewis appare svogliato e poco determinato.

“In quei documenti non c’erano ordini per la scuderia. C’erano soltanto idee del tipo: ‘Se facessimo questo?’, ‘Abbiamo già provato questo?’, ‘Con questo potremmo alleggerire alcune aree o potremmo migliorare’. Si tratta soltanto di voler aprire un dialogo, e Vasseur è stato molto ricettivo“, ha annunciato Lewis Hamilton.
L’anglocaraibico ha tenuto a spiegare che non si sarebbe imposto, ma avrebbe desiderato dei correttivi perché sta faticando ad adeguarsi. Del resto, dopo i fasti con McLaren e Mercedes, ci vorrà del tempo per un balzo in avanti a Maranello. C’è un piccolo problema. Tra 6 mesi Lewis compirà 41 anni ed è all’ultima spiaggia. Il 2026 è l’ultima chiamata di un campione che ha apertamente detto di non voler fare la fine di Alonso e Vettel in Ferrari, ma rischia di non avvicinarsi nemmeno lontanamente alle performance di entrambi.