Il sette volte iridato, Lewis Hamilton, sta avendo tantissime difficoltà in questa annata. Ecco cosa potrebbe accadere in futuro nel box della Scuderia Ferrari.
Lewis Hamilton è piombato in una crisi senza precedenti nel corso della sua prima annata al volante della Ferrari. Il pilota anglocaraibico era abituato a una posizione apicale in team in cui c’erano ordine e disciplina. Ha sottovalutato l’inserimento nell’ambiente italiano, fatto di pressioni e di aspettative elevatissime. Negli anni in cui è stato battuto da Russell nel confronto interno nessuno ha fatto pesare il risultato. Sembrava più un passaggio di testimone.
In Italia, dopo un hype iniziale per il suo annuncio, il numero 44 è stato subissato di critiche per il suo scarso rendimento al volante della SF-25. Dopo aver promesso una sfida mondiale, per la prima volta in carriera, si è ritrovato a non riuscire a raccogliere nemmeno un podio nelle sfide domenicali. La determinazione ha fatto largo alla disperazione per una condizione che non riesce a cambiare. Leclerc lo sta surclassando e proprio la sua pole position in Ungheria ha spedito negli inferi il pilota anglocaraibico.
Hamilton, con lo sguardo basso, è arrivato a dire che il problema è lui e la Ferrari forse dovrebbe cambiare pilota. Parole che un campione non dovrebbe mai pronunciare. Arrivato a 40 anni, probabilmente, è pago e non trova la forza di reagire. Il 2026 è l’ultima chiamata per un campione che sembra aver perso lo smalto dei giorni migliori. Il ritiro al termine del prossimo campionato appare molto probabile.
La scelta della dirigenza di ingaggiare Lewis è nata per riavere un campione navigato. Ad oggi solo un altro nome stuzzicherebbe la fantasia. L’ex pilota Johnny Herbert non crede, però, che Max Verstappen possa essere l’erede del pilota inglese: “Non credo che arriverebbe Verstappen – ha affermato l’ex driver raggiunto da Grosvenor Casino – penso che la Ferrari potrebbe puntare su un giovane (ad es. Bearman è in rampa di lancio ed è un pilota della Ferrari Driver Academy, ndr) oppure che potrebbe tornare Sainz dato che ho letto che risponderebbe sempre di sì a una chiamata della Ferrari. Adesso in Williams sta facendo più fatica del previsto, ma in Ferrari è andato veramente forte ed è stato allo stesso livello di Leclerc e in fin dei conti Sainz è ancora giovane”.
Difficilmente lo spagnolo verrebbe accolto da Vasseur. Quest’ultimo ha spinto per avere in squadra un campionissimo esperto. Max non è mai stato affetto dal fascino della Signora in Rosso. Ha confermato che nel 2026 correrà in Red Bull Racing, ma il suo futuro con la scuderia di Milton Keynes dipenderà dai risultati nella prossima era. Per Hamilton, invece, il 2026 sarà il canto del cigno, salvo sorprese.
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