I fan della Formula 1 hanno potuto ammirare due campioni in grado di conquistare 7 titoli. Ecco chi era più forte secondo un noto tecnico del circus.
A giudicare dai primi mesi di Hamilton in Ferrari, alla luce dei pessimi risultati, un paragone con Michael Schumacher sembra quasi una eresia. Il tedesco ha rappresentato una guida autoritaria per un team in cerca di una rinascita. Oggi la Scuderia non se la passa meglio sul piano dei risultati sportivi, ma la Ferrari attuale è molto cambiata. Quando arrivò Schumacher a Maranello c’era l’ambizione di primeggiare, a qualsiasi costo, e investendo qualsiasi risorsa. Il Kaiser divenne il Barone rosso perché riportò il titolo a Maranello dopo 21 anni, riuscendo a confermarsi per 5 anni di fila. Un risultato che è sfuggito a Lewis nel 2021 e mancherà probabilmente anche a Verstappen nel 2025.
Lewis aveva dimostrato in McLaren e Mercedes di essere un talento costante, ma in un’epoca in cui ha guidato monoposto superiori alla concorrenza. Nel 2007, da rookie, stava facendo un miracoloso, ma perse il titolo sul più bello. L’erede di Michael Schumacher in Ferrari, Kimi Raikkonen, beffò l’anglocaraibico e Fernando Alonso all’ultimo soffio. Da allora la Scuderia non ha più vinto. Nel 2008 Lewis divenne per la prima volta campione del mondo, mentre in Ferrari festeggiarono il titolo costruttori. Oggi il numero 44 è l’ombra di sé stesso.
Hamilton e il paragone con Schumacher
Vowles, ex tecnico della Mercedes, ha dichiarato: “Michael non era il più dotato alla guida. Ho già detto che quello è Lewis”. Michael Schumacher aveva qualcosa di superiore. “Sapeva estrarre ogni millisecondo da sé stesso e ogni millisecondo dal team. Diceva ‘si va in quella direzione’ e tutti lo seguivano. Così tanto che entrambi i lati del garage volevano che vincesse.”

Il suo impatto non era solo tecnico, ma profondamente umano. “Conosceva la data del compleanno della mia compagna, mandò fiori a casa. Io non avevo fatto nulla, ma perché gli importava davvero. Michael era un leader. Lewis è un talento puro”, ha spiegato l’ex ingegnere della Mercedes. “Nico ha imparato tantissimo da Michael. Ha spremuto tutto, al punto da sacrificare affetti e vita privata. Ma alla fine ha capito che quella non era la vita che voleva”, ha analizzato Vowles. Nel 2016 Rosberg riuscì a battere Hamilton, riuscendo nell’impresa di diventare campione. Dopo anni al fianco del Kaiser, il figlio d’arte di Keké aveva ereditato la sua disciplina. Il team principal della Williams, è stato per anni uno degli uomini chiave dell’era d’oro Mercedes e nel podcast “High Performance”, ha detto la sua.