Il 2025 è un anno dominato dalla McLaren, che ha sin qui ottenuto la bellezza di dieci vittorie nei primi tredici appuntamenti. A Budapest, dove si corre domenica, il team di Woking può portare a casa un risultato storico.
Il mondiale di F1 è di scena a Budapest in questo fine settimana, per il Gran Premio di Ungheria. Oscar Piastri ottenne qui un anno fa la sua prima vittoria in carriera, e potrebbe approfittare del suo buon feeling con l’Hungaroring per allungare in maniera decisa nel mondiale. Il vantaggio su Lando Norris è tornato di 16 punti dopo la vittoria di Spa-Francorchamps, ottenuta proprio ai danni della McLaren del rivale, con un sorpasso ad inizio gara.
Considerando la debolezza mentale del britannico, quel sorpasso potrebbe pesare e non poco in ottica iridata, all’interno di una stagione in cui Piastri si è dimostrato, sin qui, ben più solido. La McLaren ha portato a casa ben dieci vittorie su tredici, segno dell’impressionante superiorità della MCL39. La sensazione è che il pacchetto di sviluppi introdotto in Austria un mese fa abbia ulteriormente aumentato il gap tecnico con la concorrenza, come dimostrano le tre doppiette di fila ottenute tra Spielberg, Silverstone e Spa-Francorchamps. E non è ancora finita.
McLaren, in Ungheria caccia alla vittoria numero 200 in F1
In quel di Budapest, la McLaren potrebbe ottenere la vittoria numero 200 in F1, un obiettivo raggiunto solo dalla Ferrari sino ad oggi. La casa di Maranello toccò questa statistica al Gran Premio di Cina del 2007, quando Kimi Raikkonen trionfò riaprendo la corsa iridata, ad una settimana da quel titolo mondiale che vinse proprio ai danni del team di Woking. Da quel momento in poi, la Scuderia modenese ha vinto solamente altre 48 vittorie in 18 anni, ed è ferma a quota 248 dal Gran Premio del Messico dell’anno scorso, vinto da Carlos Sainz. Dunque, l’armata Papaya si prepara a festeggiare un traguardo storico.

Il team diretto da Andrea Stella, nominato team principal nel 2023, ha costruito una superiorità tecnica mostruosa, partendo da una base che non dava alcun indizio di potersi trasformare in una vettura dominante. La MCL39 è il “pinnacle” delle monoposto ad effetto suolo, che stanno per andare in pensione. Dato il livello raggiunto dal reparto tecnico di Rob Marshall in questi anni, non è da escludere che la McLaren prosegua con la propria superiorità anche nel 2026, quando potrà contare ancora sulla power unit Mercedes, di cui si parla un gran bene. Nel frattempo, a Budapest sta per essere scritta una pagina di storia.