La prima stagione in Ferrari di Lewis Hamilton è stata una completa delusione, certificata anche da un dato statistico di una certa rilevanza. Ecco cosa emerge dal confronto con altri piloti della storia di Maranello.
Superato il giro di boa del mondiale 2025, è tempo di effettuare i primi bilanci. Vista l’importanza dell’operazione, che ha avuto risvolti mondiali, il passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari si è rivelato sin qui una delusione, confermata dai risultati. L’inizio era stato positivo, considerando la pole position e la vittoria ottenuta nella Sprint Race di Shanghai. Al momento, il gap da Charles Leclerc nel mondiale piloti è di “soli” 30 punti, un gap che non rende bene l’idea di quanto sia stata netta la differenza di performance tra i due.
Vero è che con queste monoposto così complesse i tempi di adattamento ad un nuovo team siano lunghi, e che la SF-25 non è certo la migliore monoposto della griglia, ma da un sette volte campione del mondo ci si attendeva molto di più. Hamilton sembra essere il pilota degli ultimi anni in Mercedes, molto veloce solo in determinate condizioni, ma in difficoltà quando le cose non vanno per il verso giusto, surclassato dal compagno di squadra. Inoltre, c’è un dato statistico molto preoccupante in relazione al suo inizio di avventura in rosso, in base al quale solo altri due piloti nella storia hanno fatto di peggio.
Hamilton, zero podi nelle prime tredici gare in Ferrari
In base all’analisi svolta dai colleghi di “Formulapassion.it“, siamo in grado di fornirvi un dato statistico molto negativo per Lewis Hamilton. Infatti, il sette volte iridato non ha ottenuto alcun podio nelle prime tredici gare come pilota Ferrari, dal momento che la Sprint Race vinta in Cina non ha valenza ai fini statistici. Peggio di lui hanno fatto solamente Didier Pironi, per 18 gare giù dal podio per tutta la stagione 1981, tra i GP di Long Beach e di Las Vegas, ed Ivan Capelli, mai a podio nelle sue 14 gare corse al volante della Rossa nel 1992.

Scorrendo la classifica, a pari merito con Hamilton c’è il mito di Gilles Villeneuve, che tra Mosport 1977 ed Hockenheim 1978 non ottenne alcun piazzamento tra i primi tre. Segue a quota 11 Gerhard Berger, a secco di champagne per 11 gare tra il GP del Brasile del 1987 e quello d’Italia dello stesso anno. Sesto posto per Arturo Merzaro, anch’egli fuori dal podio per 11 gare, tra Brands Hatch nel 1972 e Watkins Glen nel 1973. Sir Lewis avrà la possibilità di riscattarsi in questo fine settimana, nel quale si correrà a Budapest il Gran Premio di Ungheria, da lui vinto per ben otto volte.