Alla vigilia del Gran Premio del Belgio, Lewis Hamilton è stato molto duro nei confronti della Ferrari e delle metodologie di lavoro applicate a Maranello. Il sette volte campione vuole ancora vincere.
La Ferrari ha portato al debutto la nuova sospensione posteriore al Gran Premio del Belgio, e come accade da 17 anni a questa parte, non è cambiato nulla in senso positivo. Charles Leclerc ha chiuso al quarto posto la qualifica per la Sprint Race di Spa-Francorchamps, accusando oltre sette decimi di ritardo da Oscar Piastri e da una McLaren inarrivabile. Lewis Hamilton è stato escluso nella SQ1, dopo un testacoda alla Bus Stop, un errore che proprio non ci stava in quella fase.
Forse, Sir Lewis, da sette volte campione del mondo, dovrebbe iniziare a concentrarsi sulla guida piuttosto che sulle dichiarazioni, dal momento che la sua stagione non è di certo all’altezza dello stipendio che porta a casa. Va detto, a sua discolpa, che la Ferrari è una monoposto imbarazzante, e che la sospensione non ha minimamente cambiato i valori in campo. A voler essere pignoli, la SF-25 pare aver fatto un passo indietro rispetto a Spielberg e Silverstone, dove Hamilton aveva fatto vedere qualcosa di più interessante a confronto con il resto della stagione.
Hamilton, in corso la scrittura di dossier per cambiare la Ferrari
Alla vigilia del GP del Belgio, Lewis Hamilton è stato molto duro con la Ferrari e con la metodologia di lavoro che c’è a Maranello: “La monoposto che ho provato nel Filming Day sembrava quella di prima, ma è importante vedere che in fabbrica si spinga per produrre i pezzi nuovi. Sino ad oggi, rispetto agli altri non abbiamo tenuto lo stesso ritmo sugli sviluppi. Sono stato a Maranello, oltre a preparare la gara ho partecipato a diversi meeting con John Elkann, Benedetto Vigna e Frédéric Vasseur. Mi sono confrontato con i responsabili dei vari reparti, con il direttore tecnico Loic Serra, abbiamo parlato anche del motore del prossimo anno, delle sospensioni e dei problemi che ho con questa macchina“.

Hamilton ha rivelato di aver redatto alcuni dossier per migliorare ciò che, a suo parere, non funziona a Maranello: “Dopo le prime gare, ho preparato un documento molto dettagliato, e ne ho fatti altri due durante questa sosta. Parlo di alcune modifiche strutturali che dobbiamo fare come squadra per migliorare e di aree in cui serve crescere. In un altro file si parla dei problemi della monoposto attuale e di come risolvere in vista del 2026. Credo che la squadra non abbia vinto quanto meriti negli ultimi 20 anni. Ci sono stati campioni eccezionali come Alonso e Vettel che però non hanno vinto e mi rifiuto di pensare che possa accadere anche a me la stessa cosa“.