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A quale gruppo appartiene la Kia? In pochi lo sanno

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Davide Russo

E’ tra i costruttori più diffusi oggi sulle nostre strade, ma non tutti conoscono le caratteristiche del marchio automobilistico Kia.

Per raccontare la crescita della Kia occorre risalire alla scelta della mission e del logo che nel corso della sua lunga storia è stato cambiato più volte. L’azienda sud coreana aveva cominciato con la produzione di biciclette per poi passare dagli anni ‘60 alle motociclette. Oggi uno dei marchi più scelti in Italia e nel 2021 il logo è stato anche aggiornato attraverso uno studio grafico tedesco.

KIA Motors (Ansa) tuttomotoriweb.it

Il simbolo consistente nelle tre lettere del marchio disegnate in modo geometrico e minimale rappresenta il concetto di affidabilità e di crescita. Elementi che, concretamente, identificano le vetture Kia. La sede principale del gruppo è a Seul. Le persone chiave sono: il presidente Chung Eui-sun, Song Ho-Sung, presidente e amministratore delegato e Karim Habib, capo design officer.

Alla fine della seconda guerra mondiale il fondatore Kim Chul-ho ebbe l’intuizione di puntare con decisione sulle due ruote per poi cambiare focus. La storia della Kia è intrecciata con quella della Fiat perché il primo modello di auto prodotto negli anni ‘70 fu proprio la 124.

Quest’ultima fu realizzata a marchio Kia sino al 1973 con motore 1,2 benzina di origine italiane e con 65 cavalli. Gli specialisti coreani adoperarono delle modifiche per adattarla al mercato locale.

La crescita oltre i confini arrivò grazie anche all’apporto della Peugeot e dell’azionista Ford che negli stabilimenti di Seul iniziò a produrre modello Festiva per le esportazioni negli States. La Kia ha avuto successo anche grazie ai veicoli commerciali e militari che hanno equipaggiato l’esercito sudcoreano.

Indimenticabile il Bongo di una tonnellata. Sicuramente vi risulteranno più familiari la Sorento, la Sportage, la Carnival, la XCeed e soprattutto la Picanto. La Shuma, la Sephia, la Pride e la Rio furono i primi modelli importato in Italia. Il crossover full electric EV6, nel 2022, ha vinto il premio Auto dell’anno.

Gli alti e bassi della KIA

Nel corso dei decenni la qualità costruttiva delle vetture a marchio Kia è migliorata con l’ingresso del gruppo Hyundai. Alla fine degli anni ‘90 il brand entrò in una profonda crisi economica e finì in bancarotta, passando ai rivali sudcoreani. L’alleanza con la Hyundai Motor Company diede un forte impulso per una crescita esponenziale nel nuovo millennio.

La GT della KIA (Ansa) tuttomotoriweb.it

La Kia fece faville anche a livello europeo. In Italia le Kia sono vendute dal 1998 e da allora bisogna riconoscere che sul piano costruttivo e tecnologico sono migliorate tantissimo. Alle nostre latitudini l’incremento fu pari al 43%, solo nel 2004, facendo diventare il gruppo asiatico il sesto costruttore al mondo.

La produzione e la scelta dei motori è diventata molto variegata e con un infotainment all’avanguardia. L’accordo con Microsoft, infatti, determinò l’utilizzo dei sistemi di riconoscimento vocale e dei display touch screen per l’autoradio e il navigatore satellitare. Ciò che risulta oggi scontato a bordo, come la gestione di chiamate e delle informazioni varie relative alla guida nacque grazie all’alleanza tra il forte gruppo informatico americano e la casa di Seul.

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Davide Russo

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