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Motomondiale

MotoGP, doccia fredda per la Yamaha: arriva un’altra pessima notizia

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Davide Russo

Non sono terminate le brutte news per la squadra giapponese. La Yamaha è crollata all’ultimo posto della classifica costruttori e il futuro non sembra splendente.

La Yamaha è in caduta libera in questa stagione. Dopo aver lottato per la conquista del titolo nel 2022 con un Fabio Quartararo in splendida forma, ora anche il centauro francese appare demotivato. Inevitabilmente il campione del mondo 2021 si aspettava dei progressi che, nonostante gli sforzi, non sono pervenuti. Sin dai primi test si è compresa la forza impareggiabile della Ducati.

Yamaha M1 (Ansa) tuttomotoriweb.it

Se nella scorsa annata il centauro di Nizza aveva fatto i salti mortali per prolungare la contesa sino all’ultimo atto di Valencia, nel 2023 non c’è storia. Il miglior risultato conseguito dal Diablo è stato un terzo posto, a tratti miracoloso ad Austin, ma favorito dalle cadute e dalle assenze di numerosi protagonisti. Nonostante Pecco Bagnaia si stia dimostrando poco costante in sella alla Desmosedici GP23, c’è un solco netto con la M1 e le principali competitor.

La Yamaha si è un po’ addormentata sugli allori, come era accaduto già in passato nell’era Valentino Rossi – Jorge Lorenzo. Tirando i remi in barca e pensando di poter colmare il gap tecnico, grazie al talento dei suoi centauri, si è oggi trovata all’ultimo posto della classifica. Franco Morbidelli, invece, ha alternato buone prestazioni come quella in Argentina culminata con un quarta posizione a passaggi a vuoti preoccupanti.

L’assenza di una squadra satellite non ha, certamente, agevolato il lavoro dei suoi alfieri di punta. Nelle scorse annate il team Petronas, poi diventato RNF nel 2022, ha svolto un ruolo importante in MotoGP. In sella alla M1 satellite l’italo-brasiliano ha sfiorato il titolo nel 2020, mentre per Rossi e Dovizioso ha rappresentato l’ultima esperienza in pista.

Yamaha, brutte notizie all’orizzonte

Oggi più di prima con una griglia che si compone di 8 Ducati, 4 KTM, 4 Aprilia e 4 Honda, la Yamaha avrebbe, seriamente, bisogno di avere altre due moto in pista. L’unica speranza dei vertici della casa di Iwata era rappresentata dall’opzione Rossi. Ora è chiaro: il team VR46 resterà legato a Ducati anche nel 2024. I risultati stanno dando ragione al Dottore che per il suo debutto in top class si è affidato alla casa di Borgo Panigale.

La preoccupazione di Fabio Quartararo in Yamaha (Ansa) tuttomotoriweb.it

Luca Marini ha festeggiato il suo primo podio in MotoGP, mentre il teammate Bezzecchi è in lotta per il titolo mondiale, ad un solo punto dal n.1 Bagnaia. Il Bez ha già vinto due corse, facendo scoppiare la festa nel team Mooney. La Yamaha si è trovata spiazzata, anche a causa delle performance delle M1. Offrì al team RNF di Razali un contratto di un anno dopo il 2021. A quel punto RNF si è “alleata” con Aprilia nel 2023, lasciando il team di Iwata con solo due moto in griglia.

Rossi rappresenta l’ultimo baluardo, il suo ranch a Tavullia è rifornito di moto Yamaha. Da allora è stato ufficialmente nominato Global Yamaha Ambassador. Tuttavia se la M1 dovesse essere così poco performante in MotoGP, anche oltre il 2024 Rossi potrebbe continuare il sodalizio con Ducati. Di sicuro “il prossimo anno non è il momento giusto per equipaggiare un’altra squadra satellite”, ha affermato Lin Jarvis ai microfoni di SPEEDWEEK.com.

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Davide Russo
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