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Formula 1

Ferrari, arriva la mazzata dell’ex campione di F1: parole durissime

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Giovanni Messi

Ennesima umiliazione per la Ferrari nelle qualifiche di Interlagos, dove la strategia è stata un flop. L’ex campione massacra il muretto.

La Ferrari non ne azzecca più una, ed in Brasile c’è stato il solito, scontato errore di strategia. Dopo quello che si è visto in questa stagione, era quasi ovvio che il muretto avesse preso la decisione sbagliata in condizioni di meteo e di pista incerte, ed Inaki Rueda e la sua banda non hanno deluso gli scettici neanche questa volta.

Ferrari F1-75 (ANSA)

Inutile, assurdo fare un processo a Charles Leclerc per non essersi opposto alla scelta della sua squadra. Il pilota, prima di andare in pista, è seduto nella vettura dentro al proprio garage, e non può avere idea di quali siano le condizioni sul tracciato, né tantomeno conoscere la scelta degli pneumatici fatta dai suoi rivali.

Il monegasco si è accorto della follia quando si è schierato alla fine della pit-lane in attesa che venisse dato il semaforo verde per l’inizio della Q3. Il timing della Ferrari era stato giusto, visto che lui e Carlos Sainz erano i primi ad andare in pista dietro alla Haas di Kevin Magnussen, colui che poi ha messo a referto la pole position.

Charles ha guardato nel suo specchietto di sinistra e si è accorto che era l’unico a montare gomma Intermedia, mentre tutti gli altri erano sulle Soft. A quel punto, Leclerc si è aperto via radio, chiedendo a Xavier Marcos, il suo ingegnere di pista, se ci fossero altri piloti con gomma da bagnato.

La risposta è stata negativa, e Charles si è fatto tutto il giro di lancio attendendo informazioni dal muretto. Il ferrarista ha chiesto se non fosse il caso di rientrare, e Marcos lo ha chiamato ai box quando era ormai transitato sul rettilineo dei box, dunque, era ormai impossibilitato a cambiare le gomme.

Questo fatto dimostra che anche l’ingegnere di pista è un mero incompetente, quasi come se non seguisse il lavoro del suo pilota sul tracciato, e non è la prima volta che ciò accade in questo 2022 da incubo. Sulla vicenda non si è espresso Mattia Binotto, che non è presente al muretto da diverse gare per preparare al meglio la prossima stagione a Maranello.

Inquietanti le parole del direttore sportivo Laurent Mekies, che come al solito non è stato in grado di chiedere scusa al pilota ed ai tifosi, inventandosi scuse che ormai non fanno altro che aumentare la rabbia. Questa squadra, lo abbiamo capito tutti, non ha futuro, ed è bene che duranta l’inverno parta la rivoluzione, altrimenti, anche i prossimi anni, saranno fatti di umiliazioni e sconfitte continue.

Ferrari, Damon Hill distrugge gli strateghi del muretto

Come spesso dicono i tifosi, Enzo Ferrari si starà rivoltando nella tomba, e non può essere altrimenti considerando come è stata ridotta la sua vita, la sua meravigliosa creatura. La Scuderia modenese è una lontanissima parente di quell’orgoglio italiano che tutti esaltavamo anni fa, e di cui ora, almeno sul fronte sportivo, non possiamo far altro che vergognarci per la totale mancanza di meritocrazia che rispecchia il nostro paese.

Continuare a vedere gente come Inaki Rueda al muretto è un insulto per tutta quella gente valida che potrebbe prendere il suo posto, ma che per motivi ovvi non lo farà mai. Dopo le qualifiche di Interlagos, il muretto del Cavallino è stato nuovamente demolito da Damon Hill, campione del mondo di F1 nel 1996 con la Williams-Renault, che ha parlato a “SKY Sport F1 UK“.

Ecco le sue parole: “Credo che in Ferrari debbano riprendersi dopo quello che è successo in Brasile in queste qualifiche. In queste occasioni, uscire dal panico e dall’agitazione che creano è davvero complicato. Non è la prima volta che accade quest’anno e penso che loro se ne rendano conto, queste scelte strategiche errate sono lo specchio del loro campionato. Ora affronteranno il resto del week-end di Interlagos temendo di poter sbagliare altro. Solitamente, invece, si pensa che si è dei professionisti e che si agisce sempre per il meglio“.

Parole difficili da digerire, ma che fotografano al meglio la situazione del Cavallino. Davvero inaccettabile, anche per i tifosi, quello che è accaduto in questi giorni, ed il fatto grave è che nessuno faccia nulla per invertire il trend. Il 2023, visto anche il calo di performance, sarà un altro anno di sofferenza se le cose non verranno cambiate alla svelta. Sarà curioso vedere come si rialzeranno dal disastro di Interlagos, e c’è da dire che la rabbia di Charles Leclerc non sarà facile da far sbollire in breve tempo.

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Giovanni Messi
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