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Auto elettriche ecologiche? Ecco come stanno le cose

Published by
Giovanni Messi

La nuova frontiera delle auto elettriche fa discutere e non poco. Nelle ultime ore è arrivato il commento di Nicola Porro sulla questione.

Uno degli argomenti più dibattuti al giorno d’oggi riguarda sempre la mobilità, in particolare, quella più sostenibile. Al centro della discussione ci sono ovviamente le auto elettriche, con i governi che hanno già deciso che esse rappresenteranno il nostro futuro, indipendentemente dalla volontà e dai gusti personali dei cittadini, che di certo non ne sono dei fan per la gran parte.

Auto elettriche (AdobeStock)

L’Europa ha infatti deciso che entro il 2035 le case costruttrici non dovranno più produrre motori a combustione, lasciando totalmente spazio alle auto elettriche. Una piccola eccezione è stata fatta per i produttori di supercar, come Ferrari o Lamborghini tanto per citarne un paio, le quali avranno una deroga di cinque anni, dunque, fino al 2040.

Si tratta chiaramente di un contentino, ma che poco cambia la sostanza. La Bugatti ha già annunciato che le sue prossime creature saranno tutte elettriche, mentre sul fronte Lamborghini non vedremo una vettura full electric prima del 2028. Pensare a vetture del genere, che hanno sempre puntato su dei V10 o V12 che suonano come dei violini, che ora passeranno al sibili dell’elettrico fa davvero rabbrividire.

Purtroppo, il mondo odierno ha imboccato questa direzione, ma ciò non significa che le cose non possano cambiare in futuro. Infatti, il tutto si muove alla velocità della luce al giorno d’oggi, e da qui al 2035 manca ancora molto. Tuttavia, i costruttori si stanno adattando di gran carriera alle direttive europee, e l’esempio più lampante è forse il gruppo Stellantis.

La holding multinazionale olandese ha già detto che entro il 2027 tutti i suoi marchi, tra cui anche Fiat ed Alfa Romeo, dovranno elettrificare la propria gamma, nel tentativo di arrivare pronti con largo anticipo al 2035. In Italia in particolare, la cultura dell’elettrico non ha ancora preso piede, ed è difficile immaginare che in poco tempo le cose possano cambiare. Tra gli oppositori delle nuove tecnologie c’è anche Nicola Porro, che di certo non le ha mandate a dire neanche stavolta.

Auto elettriche, Nicola Porro non nasconde le sue idee

Le auto elettriche fanno un gran parlare di loro, e nella stragrande maggioranza dei casi, non si tratta di commenti positivi. Nicola Porro, ad esempio, non ha mai nascosto la propria antipatia per la nuova frontiera della mobilità, come è possibile apprendere dai propri interventi ed anche dagli articoli che appaiono sul proprio sito web.

Nelle ultime ore, nel corso della sua celebre “Zuppa” che svolge quotidianamente, il 52enne romano si è concentrato proprio sulle auto elettriche e sullo stop dell’Europa ai motori a combustione che avverrà nel 2035. Ecco quelle che sono state le parole pronunciate dal giornalista e vice-direttore de “Il Giornale“.

Qui stiamo parlando della principale industria europea, e noi facciamo finta che sia sbagliata. Uno studio che ha condotto l’ACI nel 2021 ha dimostrato che le emissioni elettriche provenienti dalle auto di alta gamma sono anche superiori a quelle di un motore a combustione Euro 6. Poi c’è anche un’indagine tedesca, che sostiene che una Tesla riesca a produrre un quantitativo maggiore di CO2 rispetto ad una Mercedes turbo-diesel. Credo che si debbano saper mettere le cose in prospettiva quando si parla di certi argomenti“.

Porro ha poi proseguito ponendosi alcune domande: “Come la produciamo l’energia elettrica nel nostro paese? State davvero pensando che con gli impianti fotovoltaici saremo in grado di produrre un quantitativo di energia tale da poter rinnovare del tutto il parco auto?“.

Domande più che lecite quelle che si è posto il giornalista, che di certo non vede di buon occhio ciò che sta accadendo. In tantissimi sono d’accordo con il suo pensiero, ma purtroppo l’Europa pare essere cieca e sorda. Il futuro, di questo passo, sarà peggiore e di molto rispetto al passato.

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Giovanni Messi

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