Papà Verstappen, arriva la badilata di Marko: nervi tesi in Red Bull

I recenti atteggiamenti del padre di Verstappen Jos, non sono stati graditi dai vertici della Red Bull che gli avrebbero fatto una bella ramanzina.

Nell’immediato post GP di Monaco Jos Verstappen aveva utlizzato il blog del figlio Max per criticare pubblicamente la strategia adottata dal muretto Red Bull, a suo dire fallimentare o comunque non d’aiuto per colui che è in vetta al Mondiale e meriterebbe di essere tutelato.

Max Verstappen (ANSA)
Max Verstappen (ANSA)

Hanno favorito Perez e la cosa mi ha deluso molto“, aveva denunciato. “Dovrebbe funzionare diversamente per il lealder della generale“.

Archiviato come uno sfogo a caldo dal team principal Christian Horner, fatto sulla scia dell’emotività e senza avere tutte le informazioni in mano, il talent scout della scuderia austriaca Helmut Marko ha invece aggiunto un pezzo del puzzle.

Il consulente di Graz, indispettito dall’appunto plateale del genitore del suo pilota, avrebbe preso il telefono e invitato il fumantino ex Benetton a tacere e a non permettersi più di lavare i panni sporchi a favor di media.

Marko infuriato: ecco cosa ha detto a Verstappen Sr.

Nel corso di un’intervista al giornale De Limburger, il 79enne ha elogiato Jos evidenziando come senza il suo nerbo, Mad Max non sarebbe mai arrivato così lontano, ma lo ha poi criticato per il comportamento sopra le righe.

Non è stato facile avere a che fare con lui all’inizio. Voleva avere l’ultima parola su tutto ed esprimere la sua opinione. E pure oggi è così“, ha denunciato. “I suoi commenti dopo il round del Principato hanno creato malanimo all’interno della scuderia e dato ai giornalisti del materiale su cui scrivere“.

Ecco perché non appena lette quelle considerazioni, l’ho chiamato per chiedere spiegazioni. Tutti possono avere un pensiero, ma non si può condividerlo sfruttando il sito del figlio. Non si fa. Capisco tuttavia che questo è il suo modo di fare. Perde le staffe facilmente e di certo non cambierà“, ha aggiunto affranto.

Stuzzicato sul tema paternità durante il weekend di Baku, Horner aveva messo in luce la mancanza di obiettività da parte di chi ha un ragazzo che corre. Nello specifico, riferendosi al 50enne aveva detto: “Ha una sua personalità e dei suoi pareri. Il che va benissimo. Ma per quanto riguarda Montecarlo la realtà era differente da quella da lui presentata“, ha infine considerato chiudendo di fatto la vicenda e la bocca all’ex driver, sicuramente uno dei genitori più assidui nel paddock e probabilmente uno di quelli che più si intromette nella gestione del team frequentato.

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