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Auto elettriche, mazzata per chi le guida: ecco cosa accadrà

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Giovanni Messi

Brusco risveglio per i possessori di auto elettriche. Andiamo a scoprire cosa avverrà nei prossimi mesi.

L’auto elettrica è sicuramente uno dei mezzi che maggiormente verranno utilizzati nel prossimo futuro. Ad oggi, la diffusione è ancora scarsa nel nostro paese, ma le case costruttrici stanno spendendo budget milionari per migliorare questa tecnologia ed incrementarne la vendita, che non incontra ancora grandi risposte da parte dei cittadini.

Auto elettriche (ANSA)

Anche nel motorsport la via del Green fatica a crescere, come dimostra, in particolar modo, la Formula E. Il campionato 100% elettrico ha preso il via nel settembre del 2014, ma la passione degli amanti del motorsport non ha mai apprezzato questa tipologia di categoria, priva del rumore classico delle auto da corsa che puntano sui motori a benzina.

Le auto elettriche sono un mondo nuovo, che appare ancor oggi molto lontano, ma che nei prossimi anni potrebbe conoscere un vero e proprio boom. Tanto per fare un esempio, la prossima versione della Fiat Panda sarà full electric, e verrà immessa sul mercato a partire dal 2023. Il gruppo Stellantis vuole infatti una completa elettrificazione della propria gamma entro il 2027, e così anche l’Alfa Romeo sarà costretta a convertirsi.

Paarlando di Supercar, la Ferrari ha adottato da anni l’ibrido, ma prima di vedere una Rossa elettrica passeranno probabilmente diversi anni, mentre la Lamborghini dirà a breve addio ai suoi meravigliosi V12 per passare, a sua volta, all’ibrido, probabilmente accoppiato a dei V8 molto spinti.

L’Europa, dal canto suo, sta operando per garantire un futuro più Green al nostro pianeta, puntando molto sulle tecnologie alternative. Entro il 2030, tanto per fare un esempio, sarà vietata la circolazione alle vetture con motore diesel, cosa che sarà estesa anche ai benzina ed a tutti i tipi di propulsori endotermici dal 2035.

Si tratterà di una rivoluzione epocale, che per certi aspetti appare fin troppo affrettata. Riuscite ad immaginare un mondo senza propulsori a benzina tra soli 13 anni? Attualmente, appare un’immagine molto lontana, ma nel mondo di oggi tutto viaggia alla velocità della luce, e non è possibile escludere nulla.

Auto elettriche, stangata dalla Norvegia

In Italia sono presenti diversi incentivi per portare all’acquisto di auto elettriche o ibride, cosa che accade anche in Norvegia. O meglio, accadeva. Nel paese nordico è infatti atteso un grande cambiamento, che non renderà per nulla felici gli automobilisti che hanno deciso di sposare le nuove tecnologie.

Il governo norvegese ha infatti deciso di cambiare rotta, e dopo numerosi annunci su una revisione generale delle agevolazioni per portare all’acquisto di vetture elettriche, è arrivata ora una nuova legge. lnfatti, il primo incentivo che verrà modificato è riguardante le aliquote Iva ed in maniera particolare l’esclusione dal pagamento dell’imposta sul valore aggiunto.

Per semplificare, dal primo gennaio del prossimo anno entrerà in vigore un nuovo sistema che annullerà tutte le esenzioni che riguardano le auto elettriche più performanti e costose, che valgono oltre le 500 mila corone, ovvero 49 mila euro circa al cambio odierno della valuta.

Dunque, maggiore sarà il prezzo del veicolo, maggiori saranno le tasse da pagare, come avviene per le macchine che sfruttano il motore endotermico. Il ministro delle Finanze  Trygve Slagsvold Vedum ha commentato: “Al giorno d’oggi è possibile acquistare auto elettriche con una lunga autonomia in tutte le fasce di prezzo. Noi, quindi, crediamo che sia giusto che chi sceglie di acquistare auto più costose paghi anche una maggiore Iva alla cittadinanza“.

La testata “The Local” ha affermato che un compratore di un veicolo che sfrutta la tecnologia dell’elettrico e che costa una cifra superiore alle 600 mila corone dovrà pagare di Iva 25 mila corone aggiuntive, cosa che corrisponde, all’incirca, ad un 4% di IVA in più rispetto a prima. Si tratta di una bella stangata, che potrebbe arrivare anche negli altri paesi nei prossimi anni.

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Giovanni Messi

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