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Motomondiale

MotoGP, Tardozzi elogia Bagnaia: le sue parole faranno emozionare tutti

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Davide Russo

Davide Tardozzi, team manager Ducati, ha espresso la sua gratitudine a Pecco Bagnaia per la prestazione maiuscola nel Gran Premio di Spagna.

Il fine settimana di Jerez de la Frontera ha restituito il sorriso alla casa di Borgo Panigale. L’inizio di stagione non era stato dei migliori, con il solo podio di Jack Miller ad Austin. La squadra corse ufficiale aveva bisogno di una prova maiuscola e all’appello mancava ancora l’acuto di Pecco Bagnaia. Quest’ultimo era stato il grande mattatore del finale di stagione 2021, vincendo quattro delle ultime sei gare.

Tardozzi Bagnaia Ducati (Ansa Foto)

Il torinese, forse, ha avvertito troppa pressione per essere stato designato come grande favorito alla vigilia del mondiale 2022. Pecco ha commesso un grave errore all’esordio in Qatar, finendo per portare in ghiaia anche Jorge Martin del team Ducati Pramac. Il feeling con la GP22 non è stato immediato e ha richiesto diverse gare prima di sbocciare. Pecco, rispetto a Miller, ha un contratto fino al 2024 con la squadra italiana e si è concentrato nel cambiare lo stile di guida.

Come ha ammesso nel dopo GP, la moto 2022 richiede uno stile diverso rispetto alla Desmosedici dello scorso anno. Piuttosto che provare a guidare la GP22 nel modo con cui portava al limite la GP21, Pecco ha iniziato a cambiare approccio e il grand chelem di Spagna ne è stata la dimostrazione. L’italiano è scattato dalla pole position, ha fatto registrare il giro più veloce in gara e ha conquistato il primo successo stagionale, senza mai mollare la prima posizione.

Le parole da brividi di Tardozzi su Pecco Bagnaia

Il quindicesimo posto di Mandalika aveva lanciato un forte allarme in casa Ducati. Pecco era in difficoltà e dopo due piazzamenti consecutivi al quinto posto in Argentina e negli Stati Uniti, il vero click è avvenuto a Portimao. Costretto a partire dal fondo dello schieramento, Bagnaia è riuscito a risalire fino all’ottava piazza. In Portogallo avrebbe potuto ottenere di più, ma è stato pregiudicato dalla posizione di partenza.

L’esplosione di Enea Bastianini ha creato ulteriore pressione. Due vittorie di un pilota italiano sulla GP21 del team Gresini erano difficilmente pronosticabili alla vigilia della stagione. La Desmosedici dello scorso anno è, certamente, una moto già pronta per fare la differenza e sta esaltando le capacità di guida del romagnolo. Pecco, comunque, non si è perso d’animo e ha approcciato nel migliore dei modi il fine settimana spagnolo.

Il torinese è stato bravo a tenersi alle spalle, per tutto l’arco della corsa, Fabio Quartararo. I due hanno fatto il vuoto, riuscendo a gestire in modo magistrale le mescole. Le performance in crescita della GP22 si sono confermate anche nei test di lunedì che si sono tenuti sul tracciato spagnolo. Lo scorso anno fu Jack Miller a fare la voce grossa a Jerez, mentre Pecco si è preso il bottino grosso nel 2022.

Il prodotto dell’Academy di Valentino Rossi è salito al quinto posto della classifica piloti a quota 56 punti. Il leader della graduatoria, Fabio Quartararo, è distante soli 33 punti. Un vantaggio non troppo rassicurante se le prestazioni della GP22 continueranno a crescere. “Ho apprezzato molto come Pecco si sia rimesso in carreggiata – ha dichiarato Davide Tardozzi nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport – si è reso conto di alcuni errori fatti, ha tirato una riga ed è ripartito. Si è tirato fuori da solo con determinazione e intelligenza”.

Un attestato di stima importante in vista del prosieguo della stagione. Pecco Bagnaia è consapevole delle proprie potenzialità. Sulle colonne del Corriere della Sera, il torinese ha analizzato: “Questa Desmosedici può adattarsi bene ovunque. L’anno scorso Fabio Quartararo era imbattibile a Jerez, stavolta siamo stati più veloci noi. Servirà la controprova su circuiti difficili come Barcellona, Le Mans e Assen. Il potenziale per vincere c’è, l’anno scorso dovevo fare esperienza. Quest’anno dobbiamo cominciare a stare costantemente davanti”.

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Davide Russo
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