La F1 ha fatto registrare un primato nel corso del fine settimana di Imola. Non si era mai vista una cosa del genere in passato.
Da diversi anni a questa parte, Imola è tornata ad occupare un posto fisso nel calendario della F1. La gara, in passato, si disputava con il nome di Gran Premio di San Marino, ma venne estromessa dai programmi del Circus al termine del 2006 a causa dell’anzianità delle strutture e di un calo di pubblico nelle ultime stagioni.
Come ben sappiamo, il 2020 è stato l’anno del Covid-19, che ha costretto la FIA a rivedere tutti i campionati delle varie categorie. Per riparare alle tante cancellazioni effettuate nelle gare extra-europee, vennero addirittura introdotti tre Gran Premi in Italia. Dopo Monza infatti, si gareggiò al Mugello, mentre a novembre toccò ad Imola.
Inizialmente, si pensava che il Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy potesse essere un evento singolo, ma grazie al grande lavoro di Gian Carlo Minardi, presidente di Formula Imola, e di tutto il suo staff, il tracciato situato sulle rive del Santerno è tornato a far parte stabilmente del calendario.
Attualmente, il contratto ha validità fino al 2025, per cui altre tre edizioni di questa gara sono assicurate. Nel 2022 si è assistito al ritorno del pubblico, e complice le grandi prestazioni della Ferrari, è stato ottenuto il tutto esaurito per le giornate di sabato e domenica, nonostante il maltempo che avrebbe potuto rovinare la festa.
A ricacciare indietro l’urlo di gioia dei tifosi ci ha però pensato la Red Bull, che con Max Verstappen e Sergio Perez ha piazzato una devastante doppietta. A causa degli errori di Charles Leclerc e Carlos Sainz e di alcune situazione sfortunate, la Ferrari ha lasciato Imola con un sesto posto ed un ritiro, nel week-end peggiore di questa stagione. Il fato ha voluto che tutto ciò avvenisse nella gara di casa, ma c’è tempo per recuperare.
Come accennato, il week-end che ha visto protagonista la F1 sul tracciato di Imola è stato pesantemente condizionato dal maltempo. La giornata più colpita è stata quella del venerdì, dove si è disputata la prima sessione di prove libere e la qualifica, valida per stabilire l’ordine della Sprint Race del sabato.
Durante le prove ufficiali, è stato stabilito il nuovo record di bandiere rosse in una sessione di qualifica, con ben cinque interruzioni avvenute nelle tre diverse fasi. In Q1, Alexander Albon ha inondato la pista di parti della sua Williams a causa dell’esplosione di un freno posteriore, portando i commissari a fermare il cronometro.
In Q2 ci hanno pensato Carlos Sainz e Kevin Magnussen a causare la sospensione, con lo spagnolo che è andato a sbattere alla Rivazza 2 ed il danese che è finito in testacoda alle Acque Minerali, riuscendo poi a riguadagnare la via della pista. Nel Q3 è toccato prima a Valtteri Bottas con la sua Alfa Romeo Racing e poi a Lando Norris, il quale ha impedito a Charles Leclerc di attaccare la pole position di Max Verstappen.
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