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Formula 1

Mercedes, batosta per la F1 W13: ecco cosa accadrà ad Imola

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Giovanni Messi

La Mercedes è in netto ritardo rispetto alla Ferrari ed alla Red Bull. Il primo Gran Premio europeo non parte sotto i migliori auspici.

Una Mercedes in evidente crisi tecnica si presenterà al Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy in difesa. Su questa pista, nel novembre del 2020, il team di Brackley dominò la scena, con Lewis Hamilton trionfatore seguito da Valtteri Bottas. Quel successo regalò alle monoposto della Stella a tre punte il settimo titolo costruttori consecutivo, andando a superare il primato della Ferrari.

Mercedes F1 W13 (LaPresse)

Lo scorso anno, il sette volte campione del mondo fece segnare la pole position, ma in gara venne sonoramente battuto dalla Red Bull di Max Verstappen, commettendo anche un errore alla Tosa che lo fece precipitare in fondo alla classifica. Il nativo di Stevenage fu graziato da una bandiera rossa, che gli permise di rimontare sino alla seconda posizione finale.

Dodici mesi più tardi, la Mercedes è totalmente diversa da quella che era abituata a stritolare gli avversari, ed a fare presenza fissa nelle prime due-tre posizioni. La F1 W13 ha tantissimi problemi, tra cui spiccano il porpoising ed un’eccessiva resistenza all’avanzamento, che rende l’auto lenta in rettilineo.

Il duello tra Hamilton e Sergio Perez ed anche quello che ha visto protagonista il messicano contro George Russell ne sono stati una prova conclamata: la Red Bull è la macchina migliore sugli allunghi, ma la freccia d’argento appariva veramente ferma nei tratti in cui conta essere competitivi sulle top speed.

I due piloti non hanno potuto nulla contro Checo, ma c’è da dire che anche nelle curve ci sono molti problemi. L’eccessivo porpoising porta a tante variazioni di carico aerodinamico nelle pieghe veloci, cosa che rende la vettura molto instabile e lenta rispetto soprattutto alla Ferrari.

Nelle curve lente, invece, fa la differenza un altro fattore. Gli uomini di Toto Wolff, per cercare di limitare il porpoising, sono stati costretti ad alzare di diversi millimetri la monoposto, facendole perdere buona parte del carico aerodinamico. Qualche piccolo dubbio è stato sollevato anche sulla power unit, che di certo non dispone più del grande vantaggio avuto nel passato più recente.

Mercedes, nessun aggiornamento ad Imola

In molti temevano che la Mercedes avesse potuto riprendere quota a partire dalle gare europee grazie agli aggiornamenti tecnici, ma, a quanto pare, ad Imola non arriveranno delle sostanziali novità tecniche. George Russell e Toto Wolff hanno così commentato la decisione del team di Brackley.

Sfortunatamente non c’è niente di grosso in cantiere, almeno nei prossimi periodi. Non arriveranno delle grandi novità da un giorno all’altro. Ci vorrà sicuramente un certo numero di gare. Arriveranno solo piccole cose, faremo forse passi avanti, ma siamo certi che anche i nostri rivali faranno lo stesso, quindi potrebbe non essere chiaro quando e come la W13 farà progressi, perché Ferrari e Red Bull li faranno a loro volta“. Queste le parole di Russell, che è apparso piuttosto sconcertato dalla situazione.

Il team principal della Mercedes ha affermato: “Credo che il team stia ancora capendo la nostra vettura, cercando di interpretare come funzionano queste gomme. Niente di quello che abbiamo fato in questo fine settimana ha sbloccato il potenziale aerodinamico o è riuscito a ridurre il porpoising. Siamo ancora allo stesso punto di prima. E’ per questo che non ha senso portare aggiornamenti, perché ci confonderebbe ancora di più. forse è il fatto che più downforce hai, peggiore è il porpoising. Quindi stiamo ancora imparando“.

In questo momento, le frecce d’argento sembrano in un mare di guai. Le gare passano velocemente e la Ferrari di Charles Leclerc scappa via in classifica. Come consolazione ci sono i problemi tecnici della Red Bull, che hanno portato gli uomini di Christian Horner ad un sorprendente -10 tra i costruttori dai rivali dello scorso anno. Per qualche aggiornamento, dunque, bisognerà attendere ancora molte gare.

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Giovanni Messi
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